
La Fragola della Basilicata entra ufficialmente nel registro europeo delle Indicazioni Geografiche Protette (Igp), portando l’Italia a quota 896 denominazioni riconosciute, a conclusione di un iter iniziato qualche mese fa. A comunicarlo il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, sottolineando che “si tratta di un risultato fortemente voluto, che testimonia la qualità e la riconoscibilità delle produzioni agricole italiane. Ogni nuovo riconoscimento rappresenta un passo avanti nella valorizzazione del lavoro dei produttori e nel rafforzamento del legame tra territorio e filiera”.
Nel caso della Fragola della Basilicata Igp, aggiunge il ministro, “questo legame è evidente: il clima mite, la buona esposizione solare e i terreni fertili del Metapontino rendono quest’area particolarmente predisposta a una coltivazione di eccellenza”.
Com'è fatta la Fragola della Basilicata Igp
La Fragola della Basilicata Igp è il frutto di un territorio unico, quello compreso tra la costa ionica del Metapontino e le colline interne della provincia di Matera, dove le condizioni pedoclimatiche favoriscono una maturazione graduale e omogenea. I terreni sabbiosi, ricchi di sostanza organica, insieme all’abbondanza di luce e alla vicinanza del mare, conferiscono alle fragole caratteristiche distintive di profumo, sapore e consistenza.
Il frutto si presenta di forma conica regolare, con buccia rosso brillante e lucente, polpa soda e succosa, dal gusto dolce e aromatico, con un perfetto equilibrio tra zuccheri e acidità. Il suo profumo intenso e la lunga conservabilità la rendono ideale sia per il consumo fresco che per la trasformazione in confetture e dolci.

Tra le varietà più rappresentative rientrano Sabrosa–Candonga®, la più nota e simbolo della qualità lucana, apprezzata per la sua dolcezza e per l’aroma inconfondibile, e Melissa, dal gusto delicato e fruttato. Si affermano anche altre cultivar come Syria, Fortuna e Rossetta, frutto della continua innovazione dei produttori locali, attenti alla sostenibilità e alla biodiversità.
Con l’iscrizione della Fragola della Basilicata Igp, l’Italia si conferma ai vertici europei per numero di prodotti tutelati. Il comparto delle Indicazioni Geografiche italiane vale oltre 20 miliardi di euro alla produzione e genera più di 11 miliardi di export, contribuendo a rafforzare la competitività e il prestigio del Made in Italy agroalimentare.