
È da tempo ormai che l'eritritolo, come altri tipi di dolcificanti, è considerato una valida alternativa al classico zucchero e a giusta ragione: ha pochissime calorie, non alza il livello glicemico ed è particolarmente indicato per chi soffre di diabete. Uno studio pubblicato su Journal of Applied Physiology, però, ha dimostrato che può causare danni ai vasi sanguigni cerebrali, aumentando il rischio di ictus.
Lo studio
Condotta dall'Università del Colorado-Boulder, la ricerca mette in mostra gli aspetti negativi di uno dei dolcificanti più utilizzati come sostituto dello zucchero. L'esperimento è stato condotto in laboratorio, dove le cellule che rivestono i vasi sanguigni nel cervello sono state sottoposte per tre ore a una quantità di eritritolo pari a quella contenuta nelle bevande analcoliche. Il risultato è stato un aumento dello stress ossidativo e dell'endotelina-1, una proteina che restringe i vasi sanguigni e, al contempo, una diminuzione della produzione di ossido nitrico, una molecola capace di rilassare e di dilatare i vasi sanguigni. Cosa vuol dire? Che il consumo eccessivo di eritritolo può compromettere la capacità dei vasi sanguigni di dilatarsi, con un conseguente restringimento del flusso sanguigno, favorendo, potenzialmente, la formazione di coaguli e ischemie.
Un altro studio, questo, che "si aggiunge alle prove che suggeriscono che i dolcificanti non nutrienti, generalmente considerati sicuri, potrebbero non essere privi di conseguenze negative per la salute" afferma uno degli autori dello studio, Christopher DeSouza, professore di fisiologia integrativa e direttore dell'Integrative Vascular Biology Lab. È importante sottolineare, tuttavia, che la ricerca è stata condotta su cellule in vitro e non su esseri umani: quindi sono necessari ulteriori studi che dimostrino i rischi effettivi legati al consumo di questo dolcificante.

Cos'è l'eritritolo
Si tratta di un dolcificante di origine naturale che si trova in piccole quantità nella frutta e nei cibi fermentati. È considerato tendenzialmente sicuro per la salute, anche se, negli ultimi anni, diversi studi, come quello sopracitato, hanno cercato di valutare quali potessero essere gli effetti di questo dolcificante, soprattutto rispetto al sistema cardiocircolatorio.
In ogni caso, possiede alcune peculiari caratteristiche: è indicato specialmente in caso di diabete o diete ipocaloriche, in quanto non provoca particolari aumenti della glicemia e apporta pochissime calorie. Valido sostituto del comune zucchero da cucina, possiede un potere dolcificante pari al 60-80% rispetto al saccarosio e, rispetto ad altri tipi di additivi alimentari dello stesso genere, non presenta quel particolare retrogusto amaro. Infine è anche termostabile, quindi resiste molto bene alle alte temperature.