Molti le confondono con facilità, ma al contrario di quanto potresti credere la frittata e l’omelette non sono la stessa cosa. Sono molte le differenze tra le due ricette, a partire dalle origini (la prima è italiana, la seconda francese) fino alla cottura e alla diversità di consistenza, persino il modo in cui si mescolano le uova non è la stessa. Scopriamo tutte le differenze tra la frittata e l’omelette.
Uno degli errori più comuni è confondere la frittata e l’omelette, uno sbaglio che, siamo sicuri, anche tu hai commesso qualche volta. E in effetti, a una prima occhiata, le due ricette potrebbero sembrarti molto simili, se non uguali, invece si tratta di preparazioni molto diverse: la frittata è una ricetta del tutto italiana, le cui origini sembrano risalire addirittura all’antica Roma, mentre l’omelette è tipica della cucina francese. Ma le diversità tra queste due preparazioni non si fermano qui e riguardano praticamente ogni aspetto, dal modo in cui si lavorano le uova a come si aggiungono gli altri ingredienti, fino al tipo di cotture e, di conseguenza, alla consistenza della preparazione. Ecco, nel dettaglio, in cosa si differenziano la frittata e l'omelette.
La primissima differenza tra la frittata e l’omelette è il modo in cui sono lavorate le uova. Per preparare la frittata è sufficiente romperle in un piatto fondo e sbatterle leggermente con l’aiuto di una forchetta affinché si uniscano tuorli e albumi, ma senza la necessità di renderle un composto perfettamente omogeneo. Nell’omelette, invece, le uova richiedono una maggiore lavorazione perché la ricetta richiede che sia incorporata aria al fine di ottenere poi una preparazione gonfia e soffice. Per questo, nel caso dell’omelette, le uova si montano con la frusta, che può essere elettrica o a mano, e si procede prima montando gli albumi a neve separatamente, poi aggiungendo i tuorli mescolando dall’altro verso il basso per non smontare il composto. Più le uova sono montate, più incorporano aria, più l’omelette risulterà soffice.
Gli altri ingredienti che compongono le due ricette, a parte le uova, sono diversi, così come cambia il modo in cui vengono aggiunti all’impasto. La frittata si prepara con uova, parmigiano, un po’ di latte, sale e pepe: a questo composto base si può aggiungere qualsiasi altro ingrediente (formaggio, verdure, carne, ecc.) che viene sempre mescolato insieme alle uova per creare un composto da cuocere tutto insieme. Il composto base dell’omelette, invece, è a base di uova, latte e un pizzico di sale, il tutto cotto in padella con una noce di burro. Anche l’omelette può essere personalizzata con diversi ingredienti, ma in questo caso si aggiungono solo al termine della cottura, posizionandoli al centro e chiudendo poi a mezza luna.
Una grande differenza tra frittata e omelette è il modo in cui vengono cotte e, di conseguenza, la loro consistenza finale. La frittata si cuoce su entrambi i lati, di solito in una padella unta con poco olio (o anche al forno), fino a quando non risulta ben solidificata e compatta. L’omelette, invece, viene cotta in padella con una noce di burro e solo da un lato, alla base, perché deve rimanere più cremosa della frittata e con un cuore morbido; infatti, quando è pronta, non deve essere girata ma fatta scivolare dalla padella direttamente nel piatto.
In ultimo le due ricette si distinguono anche per il modo diverso in cui vengono presentate sul piatto: la frittata è rotonda se portata in tavola intera, ma può essere anche tagliata in spicchi o in quadratini con uno stuzzicadenti per sollevarla, e può essere mangiata sia calda che fredda. L’omelette, invece, va chiusa a mezza luna durante la cottura e così viene servita, con metà ripiegata su sé stessa in modo da proteggere e nascondere gli ingredienti che la farciscono. Si serve tutta intera e va mangiata ben calda, perché raffreddandosi il centro tenderebbe a rapprendersi, vanificando l’effetto sofficità.