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20 Luglio 2025 18:00

Dal Mortaio a Peugeot: l’affascinante storia del macinacaffè

La sua prima apparizione risale al XVI secolo e da allora ha subito un'importante evoluzione: il macinacaffè è uno strumento essenziale per realizzare una delle nostre bevande più amate e consumate e in questo articolo ti raccontiamo da dove nasce e come è arrivato fino a oggi.

A cura di Arianna Ramaglia
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Lungo, corto, macchiato, espresso, americano: sappiamo tutti di cosa stiamo parlando… di caffè, ovviamente. Una delle bevande più consumate in Italia e nel mondo, un'opportunità per condividere un momento speciale con le persone che ami o una scusa per una pausa durante le lunghe sessioni di studio o lavoro. Il caffè è sinonimo di ospitalità e condivisione e molti sono i modi in cui si può preparare, con varianti e riti diversi associati al suo consumo.

Ma, come sappiamo, quella bella tazza fumante ha alle sue spalle un lunghissimo processo di produzione e, tra le varie fasi, c’è anche quello della macinazione, che ha inizio già nel XVI secolo, anche se in maniera rudimentale. Oggi il caffè viene venduto già macinato, ma non è strano trovare nelle cucine dei veri cultori un macinacaffè pronto a rendere quei chicchi una magica polvere: ma da dove nasce questo strumento? Te lo raccontiamo qui.

Una storia che inizia secoli fa

Qualunque sia il Paese in cui stai sorseggiando il tuo caffè, la sua preparazione comincia sempre da una polvere più o meno sottile. Anche in tempi più antichi, la realizzazione di questa bevanda partiva dalla macinazione dei chicchi di caffè attraverso strumenti che ancora non erano quelli di oggi: nel XVI secolo, pare infatti che venisse utilizzato un macinino per le spezie. Questo attrezzo però non era adatto ai chicchi, rendendo il caffè una polvere dalla grana non omogenea e troppo fine.

Se il macinino era poco utile alla causa, lo stesso si può dire di un altro strumento utilizzato nello stesso periodo, ossia il mortaio. I limiti di questo attrezzo furono subito evidenti: non riusciva a creare un composto omogeneo e soprattutto il suo impiego richiedeva grandissimo sforzo e tempi troppo lunghi.

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I primi macinini da caffè

Non c’è nessun documento ufficiale che ne attesti la data di nascita precisa né tanto meno il nome del suo inventore, ma i primi macinacaffè videro la luce intorno al XVIII secolo. Questi primi strumenti erano delle piccole opere d'arte: questo perché il caffè aveva un prezzo decisamente alto, dovendo affrontare, la sua materia prima (i chicchi), un lungo viaggio ed essere lavorata con enorme fatica. Per questo motivo, la bevanda divenne celebre soprattutto tra le classi più abbienti e i macinini rispecchiavano questo lusso, essendo preparati da veri e propri artigiani con materiali pregiati come oro, argento o particolari tipi di legno.

Ma per vedere un macinacaffè vagamente simile a quello di oggi bisognerà aspettare il 1799, quando a Birmingham, un fabbro inglese di nome Richard Dearmann capì che le caratteristiche della polvere di caffè potevano cambiare il gusto della bevanda stessa. Per questo creò lo strumento che oggi può essere considerato il precursore del nostro macinacaffè. Questi primi attrezzi erano delle piccole scatole di legno in cui venivano inseriti i chicchi che erano macinati a mano grazie all’impiego di una manovella: la polvere ottenuta si posava su un ripiano posto al di sotto delle macine.

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L’arrivo di Peugeot

Forse non te lo aspetti, ma uno dei più importanti produttori di macinacaffè è stata l’azienda francese Peugeot (sì, proprio quella delle auto) e non è la prima volta che una ditta impegnata nei sistemi di trasporto viene associata a strumenti per il caffè. Questa storia ha inizio nel 1840 quando la famiglia Peugeot si dedicò alla realizzazione di questi piccoli strumenti che sarebbero diventati rapidamente oggetti di uso comune presenti in tutte le cucine. I primi macinacaffè, con un design elegante e funzionale, erano realizzati in legno: in seguito furono introdotti materiali come la ghisa e la ceramica. Ben presto l’azienda si specializzò nella produzione di altri utensili come macinapepe e altri per triturare le spezie: ancora oggi Peugeot continua a produrre i suoi macinacaffè, costruiti sempre con il meccanismo originale.

I macinacaffè elettrici

La tecnologia ha fatto passi da gigante e già prima del 21esimo secolo ha fatto il suo lavoro, anche con i macinacaffè. È il 1957 quando compare sul mercato il primo macinino per caffè elettrico: il suo successo è fenomenale e non esiste una sola cucina dove questo oggetto non sia presente. Una fama però che viene ben presto smorzata dall’arrivo sul mercato del caffè in polvere, togliendo completamente i macinacaffè da sotto i riflettori.

Oggi grazie a una maggiore consapevolezza dei consumatori e anche grazie al diffondersi degli specialty coffee, il fascino dei macinacaffè sta tornando alla ribalta, attirando l’attenzione di tutte quelle persone che desiderano sperimentare e provare miscele sempre nuove.

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