video suggerito
video suggerito
10 Luglio 2025 11:33

Da Argentero a Facchinetti: tutti i vip che si buttano sui NoLo, gli alcolici “analcolci”

Dal red carpet agli scaffali del supermercato, le star italiane scoprono che il successo può essere frizzante anche senza sbronze. Il mondo dei vip alla conquista del nuovo settore dei drink senza alcol o a bassa gradazione alcolica.

A cura di Francesca Fiore
1
Immagine

C’era una volta il brindisi, rigorosamente alcolico, condito da bollicine e hangover mattutini. Ma oggi lo scenario è cambiato — e non poco. Negli ultimi anni, il mondo del beverage ha vissuto una vera e propria rivoluzione silenziosa: l’ascesa inarrestabile del segmento NoLo, ovvero No e Low Alcohol, per chi preferisce la testa lucida anche al secondo bicchiere. Un trend nato all’estero, tra le mani (e nei calici) di celebrità come Bella Hadid, Katy Perry e Blake Lively, che hanno dimostrato al mondo che si può essere cool anche senza essere alticci. E l’Italia? Beh, dopo aver osservato con una spruzzata di scetticismo, anche da noi qualche volto noto ha deciso di buttarsi (a piccoli sorsi) in questo mercato.

Così, sempre più celebrità italiane stanno investendo in bevande analcoliche o a bassa gradazione, dimostrando che il gusto non è per forza legato alla presenza di alcol. Sarà consapevolezza? Che si tratti di convinzioni o di marketing ben shakerato, sta di fatto che oggi, anche nel Bel Paese, brindare senza alcol non è più motivo d’imbarazzo… anzi, è quasi un atto da pionieri glamour. Da Luca Argentero a Fedez, passando per Facchinetti e Carrara, ecco chi sono i "vip" che hanno deciso di cavalcare il trend dei NoLo.

Da Luca Argentero A Fedez, passando per Facchinetti

Il caso più noto e solido è quello di Luca Argentero, attore e volto amatissimo del cinema e della TV, che ha co-fondato Mea, una birra artigianale totalmente analcolica. Non un semplice testimonial, ma un vero e proprio socio produttore, coinvolto nella creazione del prodotto e nella promozione di un bere responsabile ma gustoso. Mea si presenta come una birra 0.0% di qualità, con ingredienti selezionati e un’immagine curata: il primo esempio concreto in Italia di un personaffio famoso che punta con decisione sul NoLo. Ma, ancora prima della birra, Argentero aveva già lanciato anche Sodamore, una soda frizzante e naturale.

Un altro nome noto che ha deciso di investire in questo settore è Francesco Facchinetti, ex DJ, imprenditore e volto televisivo. Facchinetti è socio in una start-up italiana specializzata in bevande analcoliche funzionali, pensate per un pubblico giovane, attento alla salute e al benessere. La formula? Ingredienti naturali, zero zuccheri raffinati e — ovviamente — niente alcol. Il prodotto è ancora in fase di lancio, ma l’intenzione è chiara: creare una linea di "soft drink intelligenti" che possano sostituire cocktail o energy drink in vari contesti sociali.

Immagine

E ancora, Fedez e Lazza: i due rapper italiani hanno lanciato nel 2023 BOEM, un hard seltzer artigianale a bassa gradazione alcolica, un bevanda frizzante è pensata per un pubblico giovane e dinamico, rappresentando una delle prime incursioni di celebrità italiane nel mercato delle bevande low-alcol, con risultati altalenati.

Anche lo chef e pasticciere Damiano Carrara, noto al grande pubblico per i programmi su Real Time e Food Network, è coinvolto nella creazione di un aperitivo analcolico botanico realizzato con materie prime locali. Il progetto, ancora sotto traccia, nascerebbe in collaborazione con una piccola azienda agricola toscana e punta a lanciare sul mercato un prodotto naturale, aromatico e senza alcol. Un’idea coerente con il suo profilo da chef “green” e vicino alla filiera artigianale.

Trend o convinzione? Perché i vip scelgono il NoLo

Ma cosa spinge un personaggio famoso a entrare nel mondo del NoLo? Le ragioni sono molteplici: la prima è sicuramente quella del grande trend in atto. Secondo dati Nielsen, il settore NoLo cresce a doppia cifra in Europa, spinto da under 35 e da chi vuole ridurre l’alcol senza rinunciare al rito del drink. Inoltre, un prodotto NoLo permette di associare il proprio nome a valori come salute, equilibrio, autenticità: non a caso molti di questi personaggi parlano pubblicamente della loro scelta di vita più sana o "sobria".

Le generazioni più giovani, in particolare la Gen Z (18-24 anni), ma anche parte dei Millennials (25-40 anni), sono i principali consumatori di bevande NoLo. Questi gruppi mostrano una crescente attenzione alla salute, al benessere e alla sostenibilità, preferendo opzioni che permettano di socializzare senza gli effetti negativi dell'alcol. In Italia, il 36% degli italiani si dichiara interessato alle bevande NoLo, con una particolare attrattiva tra i giovani.

In Italia, il fenomeno è appena agli inizi. Molti volti noti — da Chiara Ferragni a Levante — sono stati solo testimonial di bevande analcoliche (come Sanbittèr, Crodino o acque funzionali), ma non produttori né soci attivi. Tuttavia, il successo di casi come Mea potrebbe fare da apripista per nuovi progetti made in Italy. E, perché no, trasformare l’aperitivo in un momento davvero per tutti.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views