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25 Maggio 2025
9:00

Cosa accadrebbe al corpo (e alla linea) se smettessimo di bere alcol? La parola all’esperto

Dalla perdita di peso al miglioramento della sensibilità insulinica: ecco solo alcuni degli innumerevoli benefici che possiamo riscontrare dall'astensione da alcol e vino. Ci spiega tutto nel dettaglio il dottor Simone Gabrielli.

A cura di Emanuela Bianconi
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Intervista a Dott. Simone Gabrielli
Biologo e nutrizionista
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Quante volte abbiamo letto o sentito dire che il bicchiere di vino rosso al pasto fa "buon sangue", presupponendo che faccia bene al cuore? Sicuramente tante. Ma è davvero così oppure si tratta dell'ennesimo falso mito legato al consumo di questa bevanda? Lo abbiamo chiesto a Simone Gabrielli, biologo nutrizionista e nostro esperto di fiducia, che subito sottolinea come non esista una soglia minima che si possa definire benefica o quantomeno innocua.

L'etanolo, o alcol etilico, è la sostanza chimica alla base delle bevande alcoliche e, a qualunque dose, è considerata nociva e pericolosa. Nemmeno un bicchiere di birra o un calice di vino possono considerarsi sicuri? "In questi casi possiamo parlare di rischio minimo – prosegue Gabrielli – ma non pari a zero".

Ad affermarlo, oltre a numerosi studi scientifici, e ovviamente al nostro consulente, è soprattutto l'International Agency for Research on Cancer (IARC) che ha classificato l'alcol come agente cancerogeno appartenente al gruppo 1 e causa diretta di diverse tipologie di tumore, tra cui quello al seno, fegato e colon.

Da dove nasce la falsa credenza che protegga dall'insorgenza di patologie coronariche? "Gli effetti benefici di cui si parlava un tempo erano legati alla scoperta di alcune molecole contenute nel vino rosso", sottolinea l'esperto. Stiamo parlando in particolare del resveratrolo, polifenolo dalle eccellenti proprietà antiossidanti, naturalmente presente in frutti rossi, cacao, uva, tè verde…

Per beneficiare del potere antiossidante dei polifenoli contenuti nel vino, invece, dovremmo bere delle grandi quantità di alcol. Vale a dire: i rischi a cui sottoponiamo il nostro corpo bevendo alcol sono molto maggiori degli eventuali benefici di cui potremmo godere. Sarà una scomoda verità, ma il dato di fatto è che alcol e vino non servono all'organismo, e che devono essere vissuti come momento di pura e piacevole convivialità.

Questo significa che dobbiamo privarcene del tutto? Assolutamente no, ma è importante che il loro consumo avvenga con consapevolezza e che soprattutto sia occasionale e in quantità limitate. Quali sono le dosi da non superare? Tenendo conto della corporatura media dei due sessi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda agli uomini di non superare le due unità alcoliche al giorno (20-30 g di etanolo) e alle donne di non superare un’unità alcolica (10-15 g). Mediamente, 12 g di etanolo sono contenuti in una birra piccola (330 ml), in un calice di vino (125 ml) o in un bicchierino di superalcolico (40 ml).

E se smettessimo di bere, perlomeno con assiduità, quali sarebbero gli effetti sulla linea e sul corpo? Vediamolo insieme.

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Smettere di bere alcol fa davvero dimagrire?

Assolutamente sì, soprattutto se il suo consumo non è occasionale e in quantità limitate. Dal punto di vista nutritivo, l'alcol è considerato un "non nutriente" e una fonte di calorie vuote: nonostante sia molto calorico, non apporta sali minerali, vitamine e altri nutrienti essenziali al nostro corpo. Basti pensare che l'etanolo fornisce 7 calorie per grammo, mentre carboidrati e proteine 4 calorie, e i grassi 9 calorie, ma si tratta di macronutrienti fondamentali a fornirci energia, a costruire cellule, tessuti e organi, a supportare il sistema immunitario… Senza non potremmo vivere, in parole povere.

Oltre ad apportare calorie inutili, facilmente assimilabili e prive di sostanze nutritive, di cui possiamo beneficiare consumando frutta, verdura, proteine e carboidrati complessi, l'alcol, dal momento che viene bevuto, è anche poco saziante; può causare gonfiore e ritenzione idrica, e soprattutto fa ingrassare. Aumenta il grasso viscerale, peggiora la sensibilità insulinica – è considerato un insulino-stimolante – e alza i fattori di rischio cardiovascolare.

Cosa accadrebbe al nostro corpo se smettessimo di bere alcol? Come effetto principale, soprattutto a lungo termine, potremo riscontrare un miglioramento del nostro stato di salute e della nostra forma fisica, una riduzione del grasso addominale e del gonfiore, e anche una migliore efficienza metabolica.

Cocktail analcolici: possibile alternativa?

Chi è attento alle calorie o vuole perdere qualche chiletto di troppo, solitamente, tende a orientarsi verso i cocktail analcolici. Purtroppo questa non è la soluzione ottimale: nella maggior parte delle proposte dei locali vengono usati sciroppi, granatine e in alcune ricette è addirittura prevista la panna. Troppi zuccheri e grassi saturi, dunque.

Che fare allora? Meglio scegliere bevande a base di puri succhi di frutta: la Virgin Colada, ad esempio, è la variante analcolica della Piña Colada ed è realizzata con succo di ananas e latte di cocco. Si può optare per un Virgin Mary, a base di succo di pomodoro e una spolverizzata di tabasco, e, se si sta cercando l’alternativa migliore tra gli alcolici, questa è sicuramente un calice di prosecco (circa 11 g di etanolo per calice).

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Smettere di bere alcol: gli altri benefici

Quando smettiamo di bere, migliora il nostro stato di salute in generale, ma in particolare alcuni organi – come fegato e intestino – ne giovano ulteriormente. Vediamo nel dettaglio i benefici.

Il fegato ringrazia

Il fegato è l'organo responsabile della metabolizzazione dell'alcol: quando viene assunto, questo organo lo elabora attraverso un enzima che, in caso di consumo eccessivo, può saturarsi, costringendo il fegato stesso a utilizzare vie metaboliche alternative. Questo processo può causare infiammazioni e danni cellulari  che, col tempo, possono degenerare in tumori.

Nel breve termine il consumo di alcol determina un aumento dei trigliceridi ematici: quando questa condizione si protrae nel tempo, aumenta il rischio che i grassi liberi circolanti vadano a infiltrarsi nei tessuti degli organi; proprio per questo motivo, chi abusa di alcol potrebbe soffrire di steatosi epatica, ossia un accumulo di grasso nel fegato. Se questa dovesse degenerare in cirrosi, si avrebbe una progressiva riduzione delle funzioni epatiche (tra cui sintesi proteica e disintossicazione organica).

La buona notizia è che smettere di bere può rallentare la progressione della malattia: il fegato, anche dopo aver subito danni, è capace di rigenerarsi fino al 70 per cento della sua massa.

Miglioramento della sensibilità insulinica e della pressione sanguigna

L'alcol può influenzare la secrezione di insulina, un ormone prodotto dal pancreas che regola il livello di glucosio nel sangue, e un suo consumo regolare può portare a un aumento della resistenza insulinica. Questa, unita al maggiore introito calorico, porta a aumento di peso, di grasso viscerale – il grasso più pericoloso – e a un maggiore rischio di sviluppare in futuro diabete di tipo 2 (o peggiorare una condizione di insulino-resistenza).

Smettere di bere ci consente, inoltre, di tenere sotto controllo la pressione sanguigna e riduce il rischio di sviluppare future patologie cardiache.

Ne guadagna l'umore (e non solo)

"L’etanolo agisce come depressore del sistema nervoso centrale, producendo effetti ansiolitici e di disinibizione comportamentale simili a quelli di barbiturici e benzodiazepine", afferma il nostro esperto. È, dunque, appurato che l'alcol modifica l'umore delle persone, ne causa l'abbassamento delle difese e dell'inibizione, determinando la perdita di coordinazione e di alcune funzioni cognitive.

Nel lungo periodo, inoltre, in caso di assunzione costante di alcol, c'è un maggiore rischio di depressione, ansia e dipendenza (alcolismo). Smettere di bere contribuisce a un miglioramento dello stato di salute mentale e una maggiore stabilità emotiva; questo soprattutto se l'alcol viene utilizzato come palliativo per gestire lo stress o affrontare situazioni o momenti particolarmente difficili dal punto di vista psicologico.

Astenersi dal bere migliora anche la qualità del nostro sonno, facendo sì che sia più profondo e maggiormente ristoratore.

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A cura di
Emanuela Bianconi
Giornalista professionista dal 2013, sono una grande appassionata di tematiche legate al benessere e promotrice di un'alimentazione sana, naturale e "consapevole". Al punto che ne ho fatto un mestiere. Datemi una vellutata di zucca - ma anche un'ottima pizza napoletana - e mi renderete una donna felice.
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