Frutta e verdura sono una componente fondamentale della nostra alimentazione, ma sono anche alimenti che vanno scelti con cura. Ma come si fa a capire se il prodotto che acquisti è davvero di qualità? Ecco una guida pratica per scegliere nel modo giusto frutta e verdura.
Ogni giorno compri frutta e verdura da portare sulla tua tavola praticamente in ogni pasto: queste due categorie alimentari, infatti, sono tra le principali della nostra alimentazione, buone a livello di sapore, versatili a livello di cucina e dai ricchi profili nutrizionali, con proprietà fondamentali per l’organismo umano. Per ottenere tutti questi vantaggi è fondamentale scegliere un prodotto di qualità, ma come si fa a riconoscerlo? Non basta andare supermercato, negozio o mercato di fiducia e comprare quello che ti serve: ci sono delle caratteristiche specifiche che devi imparare a controllare se vuoi un alimento che ti faccia bene e sia buono per davvero. Ovviamente l’etichetta è un valido aiuto, perché per legge deve riportare indichi la categoria commerciale della merce, il Paese o la regione italiana di provenienza, la varietà e il calibro, ma non basta, ci sono altri elementi che devi riconoscere. Quali sono? Te lo spieghiamo in questa guida.
Il primo, fondamentale aspetto di cui tenere conto è la freschezza dell’alimento: in questo senso il primo colpo d’occhio – e di naso – di un frutto o di un ortaggio è molto importante. I prodotti buoni hanno generalmente un buon profumo (eccezion fatta per le cipolle, che se profumano hanno già iniziato la germogliazione e non sono quindi freschissime), un colore vivo, le foglie turgide, una buccia soda e non raggrinzita o macchiata. Attenzione anche se gli alimenti sono asciutti o se presentano goccioline di condensa sulla superficie, perché in questo secondo caso vuol dire che hanno subito uno sbalzo termico e che erano conservate in celle frigorifere, quindi potrebbero non essere dei prodotti davvero freschi.
Ormai siamo abituati a entrare in un supermercato e trovare qualsiasi tipo di frutta e verdura sempre, tutto l’anno, ma in realtà non è normale che sia così: ogni periodo dell’anno è caratterizzato dalla presenza di determinati frutti e ortaggi. Quando acquisti pensare alla stagionalità è fondamentale, perché alimenti cresciuti nel loro periodo corretto sono più saporiti e più ricchi di sostanze nutritive: se sono coltivati e raccolti nel loro periodo di vita naturale, infatti, non sono stati sottoposti a processi di conservazione artificiale per impedirne il deterioramento e non hanno soggiornato a lungo nelle celle frigorifere. Inoltre scegliere prodotti di stagione vuol dire aiutare l’ambiente, perché si tratta di alimenti ottenuti naturalmente, seguendo il ciclo della natura e quindi prodotti con il minor impatto energetico.
Scegliere la frutta e la verdura provenienti da coltivazioni italiani non è una questione di patriottismo, ma serve ad assicurarti un prodotto davvero fresco, buono e sano. Preferire quella si chiama, tecnicamente, “filiera corta” ha più di un vantaggio: il primo e più evidente è legato a una questione logistica, perché è chiaro che se un prodotto arriva da più vicino viaggia di meno, non sarà colto in anticipo e non avrà bisogno di riposare in celle frigorifero per evitare il deperimento; tutte queste caratteristiche portano sui banchi un prodotto che è davvero fresco e al massimo delle sue proprietà organolettiche e nutritive. La filiera corta è importante anche per un altro motivo, legato al modo in cui sono trattate le coltivazioni. Le normative su quali sostanze possono e non possono essere usati sulle culture di frutta e verdura cambiano in ogni Paese e l’Italia è proprio uno di quelli in cui è maggiormente limitato l’uso dei così detti fitofarmaci, mentre in altre parti d’Europa e del mondo sono consentiti trattamenti a base di sostanze che da noi sono vietati da tempo. Questo ovviamente non frena l’importazione di prodotti esteri, ma dovrebbe frenare noi dal comprarli: il prodotto italiano certifica una normativa più severa e, di conseguenza, un prodotto più sicuro per la salute. Ancora meglio se, per comprare frutta e verdura, riduci ancora di più la filiera e acquisti da un piccolo produttore locale, specie se produce biologicamente: è una garanzia di qualità e un aiuto sociale, perché vai a contribuire alla crescita del tuo territorio.
Al supermercato potresti trovarti di fronte a un’ulteriore classificazione dei prodotti ortofrutticoli, tre categorie commerciali che si chiamano prima scelta, seconda scelta e extra: è una divisione che viene assegnata solo ed esclusivamente in base all’estetica dell'alimento e al modo in cui il prodotto è confezionato. I prodotti di categoria extra sono senza difetti, perfetti in forma, colore e dimoensione, quelli di prima categoria possono presentare qualche piccolo difetto estetico, mentre i prodotti di seconda scelta sono definiti di “qualità mercantile” perché sono spesso confezionati alla rinfusa e ovviamente possono presentare qualche difetto. È una distinzione che può esserti utile se devi preparare dei piatti dall’aspetto perfetto, magari per un pranzo o una cena importanti, ma a livello di qualità non dovrebbero esserci differenze: si tratta di una distinzione prettamente estetica, che riguarda l’aspetto della frutta e del packaging (per esempio la categoria extra potrebbe avere confezioni di materiale riciclato, che ovviamente però fa alzare anche il prezzo d’acquisto).