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Consigli antispreco in cucina? Sì, grazie, perché ormai sappiamo che il concetto di riutilizzo non è poi così difficile da mettere in pratica, anche con gli avanzi che si smaltiscono più facilmente, come per esempio l’acqua della pasta. O, come in questo caso, l’acqua in cui si sono lessate le patate. Il motivo? C’entra sempre l’amido che viene rilasciato – qui dal tubero, quindi senza glutine – e che si trasforma in un buon alleato per altre preparazioni, in chiave addensante e lisciante, sostituendo parte di acqua fresca o brodo: oltretutto sono presenti anche sali minerali, che possono fungere da nutrimento per le piante. Vediamo qualche soluzione alternativa, da applicare in tutta sicurezza.
1. Nel purè di patate

Iniziamo senza andare troppo lontano dalla nostra materia prima. Hai lessato le patate per un bel purè? Non eliminare subito l’acqua, perché potrebbe servirti per allungare una consistenza troppo densa con un mestolo, al posto del latte o del burro, che sono due grassi. Basterà unirla poco alla volta e mescolare. Puoi usare la stessa tecnica con il purè rimasto in frigo dal giorno prima, così da fargli ritrovare la sua cremosità originale senza appesantire.
2. Negli impasti dei lievitati

Con l’acqua delle patate puoi rendere più maneggevole un impasto lievitato per pane, pizza e focacca, con il risultato di avere un prodotto più soffice. Come? Sfruttando il suo essere leggermente collosa: sostituisci in parte l’acqua tiepida “pulita” con un 20-40% di quella delle patate, non fredda, ma a temperatura ambiente o rischi di rallentare la maturazione.
3. Nelle salse e nei brodi

Uno degli usi più classici è quello di trarre vantaggio dal suo essere un addensante naturale grazie agli amidi che le patate rilasciano in cottura. Puoi quindi unirla a brodi, fondi, salse, minestre e vellutate per migliorare la texture, che diventerà anche più setosa, un po’ come farebbe un roux.
4. Nelle piante

L’acqua della patate, in particolare quando cotte con la buccia, si può considerare alla stregua di un fertilizzante green, in quanto contiene piccole quantità di sali minerali come potassio, magnesio, fosforo, utili al nutrimento delle piante. Una soluzione troppo salina può essere dannosa per le piante: per evitare brutte sorprese, opta solo per acqua non salata e non aromatizzata. Diluisci con la stessa quantità di acqua fresca e innaffia il terreno, non le foglie.
Qualche consiglio in più
Quando decidi di provare a riutilizzare l’acqua delle patate, ricordati di prendere qualche accorgimento. Una volta scolato, il liquido va filtrato per eliminare i residui, lasciato raffreddare a temperatura ambiente e poi conservato in frigorifero al massimo per 1 o 2 giorni in vasetti di vetro chiusi ermeticamente. Se hai usato acqua abbondantemente salata, valuta con attenzione la quantità da incorporare alla ricetta, perché non deve inficiare il gusto finale.
Le patate lessate con la buccia contengono più nutrienti e non c’è da aver paura della solanina: questa sostanza potenzialmente tossica, infatti, per provocare effetti collaterali sull’uomo dovrebbe essere consumata in grandissime quantità. Il suggerimento, onde evitare problemi come nausea e dolori gastrointestinali, è quello di eliminare sempre le patate germogliate e con la buccia tendente al verde, perché presentano una concentrazione maggiore di questo alcaloide (che si trova anche in pomodori e melanzane) che le rende più amare.