Pulire le seppie è un'operazione meno difficile di quello che sembra: con la nostra guida, la pulizia delle seppie non avrà più segreti per te.
Provare a pulire le seppie può sembrare, a prima vista, un’operazione complicata e poco invitante: tra inchiostro, pelle da rimuovere e interiora da gestire, molti preferiscono delegare il compito al pescivendolo o scegliere prodotti già pronti. Eppure, con qualche accortezza e un po’ di pratica, la pulizia delle seppie può diventare un gesto semplice e veloce, capace di restituire tutto il gusto autentico di questo pregiato mollusco. Ecco una piccola guida che ti insegnerà tutto sulla pulizia delle seppie: ecco come procedere passo dopo passo come procedere, con consigli pratici e piccoli trucchi per risparmiare tempo, evitare sprechi e portare in tavola delle ricette con le seppie golose e invitanti.
Per prima cosa, se possibile, indossa guanti di lattice per proteggere le mani dall'inchiostro e dagli odori persistenti: prepara un tagliere, un coltello affilato e/o un paio di forbici, una ciotola per raccogliere gli scarti. Posizionati vicino al lavandino.
Individua l'osso cartilagineo (gladio) premendo leggermente sul dorso della seppia: pratica un'incisione e rimuovilo delicatamente.
All'interno della cavità addominale, cerca la sacca dell'inchiostro, riconoscibile per il suo colore scuro: rimuovila con attenzione per evitare rotture e conservala in una ciotola umida se desideri utilizzarla in cucina.
Afferra la testa e tirala delicatamente per separarla dal corpo, rimuovendo contemporaneamente le interiora. Elimina il "becco" (rostro) situato al centro dei tentacoli premendo con le dita. Rimuovi gli occhi praticando un'incisione circolare attorno a ciascuno.
Incidi leggermente la pelle esterna e staccala con le mani per ottenere una carne più tenera e uniforme in cottura. Lava accuratamente sia il corpo che la testa sotto acqua corrente per eliminare eventuali residui.
Non tutti sono avvezzi alla pulizia dei prodotti ittici, in particolare per molluschi e i crostacei che hanno cavità e ossa particolari: se preferisci risparmiare tempo, molti pescivendoli offrono il servizio di pulizia delle seppie su richiesta. Altrimenti, prova a seguire i nostri consigli che ti permetteranno di velocizzare e rendere più semplice la pulizia.
Capire se una seppia è fresca è essenziale per assicurarsi una buona riuscita in cucina, sia dal punto di vista del gusto che della sicurezza alimentare. Quando ti trovi al banco del pesce, ci sono alcuni segnali precisi da osservare per distinguere un prodotto fresco da uno che è meglio lasciare lì.
Gli occhi della seppia devono essere brillanti, sporgenti e trasparenti. Se sono opachi, spenti o infossati, è un chiaro segnale che il mollusco non è fresco.
L’aroma deve ricordare l’acqua marina, fresco e delicato: qualsiasi sentore forte, pungente o simile all’ammoniaca è indice di scarsa freschezza.
La superficie della seppia deve essere lucida, compatta e con una lieve patina scivolosa: se è troppo secca, appiccicosa o viscida in modo eccessivo, meglio evitare l’acquisto.
Il colore può variare dal grigio al beige scuro, ma deve essere brillante e omogeneo: presenza di aloni giallastri o di macchie opache può indicare che il prodotto è vecchio.
La consistenza è un altro indicatore importante: una seppia fresca deve essere soda al tatto, non molle o flaccida. Se cede facilmente alla pressione, è probabile che non sia del giorno.
Il pesce fresco non rilascia molti liquidi: se nella vaschetta o nel banco refrigerato vedi una pozza di liquido scuro o lattiginoso, è probabile che si tratti di una seppia scongelata o non più fresca.
Molti rivenditori propongono seppie decongelate, che non sono necessariamente da evitare, ma devono essere dichiarate per legge. Se intendi consumarle crude o conservarle più a lungo, è importante saperlo. Alcuni segnali che possono indicare una seppia decongelata: colore leggermente spento, tessuto più molle e meno elastico, presenza di acqua nel contenitore o sul fondo della vaschetta.