Le padelle antiaderenti sono un grande alleato in cucina e, grazie al loro rivestimento speciale, ti permettono di cucinare evitando il rischio che i cibi si attacchino. Proprio questa caratteristica, però, le rende molto più delicate: segui i nostri consigli per trattarle al meglio e non perdere il loro effetto antiaderente.
Negli ultimi anni sono diventate uno strumento sempre più diffuso nelle nostre cucine e siamo sicuri che anche tu ne hai più di una in dispensa: le padelle antiaderenti sono utilissime, perché grazie al loro rivestimento speciale permettono di cucinare evitando che gli alimenti si attacchino sul fondo. Proprio questa caratteristica, però, può diventare anche un punto debole. Le padelle antiaderenti, infatti, sono più delicate rispetto alle padelle classiche e, se le tratti nel modo sbagliato, il rischio di graffiare il fondo è molto alto. Rovinare il fondo, solitamente realizzato in un materiale che si chiama teflon, vuol dire non solo rendere inutile il suo scopo (i cibi finirebbero per attaccarsi come in qualsiasi padella normale) ma inoltre metteresti anche a rischio la tua salute: le antiaderenti graffiate rilasciano dei frammenti e microparticelle che non è certo consigliabile ingerire. Se una padella è particolarmente graffiata, quindi, è bene che la butti, ma prima di arrivare a questo punto segui i nostri consigli per mantenere padelle e pentole antiaderenti perfettamente funzionanti e sicure.
Quando acquisti una nuova pentola o padella antiaderente la primissima cosa da fare è leggere bene le istruzioni del produttore perché, in alcuni casi, devi svolgere una procedura che serve a preparare il tegame al primo uso e a proteggerlo, in modo da performare meglio. Il procedimento si chiama “condizionamento della padella” e di solito si svolge in questo modo: si lava la padella con un sapone delicato, si asciuga, poi si fa scaldare sul fornello e si applica uno strato sottile di olio che poi andrai ad asciugare. Non tutte le padelle antiaderenti necessitano di questo passaggio (per esempio, quelle con il rivestimento ceramico non ne hanno bisogno), ma in quelle in cui è richiesto è utilissimo per preparare la superficie interna a un migliore utilizzo e per ottenere una maggiore durata dell'antiaderente.
Questa regola è utile per qualsiasi tipo di tegame ma diventa un errore grave quando usi padelle e pentole antiaderenti: non vanno mai preriscaldate lasciandole vuote sul fuoco. Hai presente quel fumo che compare in pochi secondi nella cucina? Ecco, quello è il segnale che stai rovinando la padella e compromettendo l'effetto antiaderente. Aggiungi sempre i grassi (olio o burro) prima di accendere la fiamma.
Lo spray antiaderente per padelle, ovvero l’olio “in lattina” da spruzzare al posto del classico olio, è sempre più diffuso in cucina e viene utilizzato per abbassare significativamente l'apporto calorico delle nostre pietanze. Per quanto sia uno strumento utile ricorda che è fortemente sconsigliato per la cottura con padelle antiaderenti: anche se non te ne accorgi, infatti, a forza di usarlo va a creare una patina (soprattutto sui bordi del tegame) che a lungo andare creerà una barriera tra i cibi e il rivestimento e che sarà sempre più difficile da rimuovere. Il nostro consiglio è di usare del "semplice" olio extravergine di oliva.
Una delle più importanti regole per mantenere intatte le padelle antiaderenti è usare gli utensili giusti. Per mescolare, girare e cucinare in generale qualsiasi alimento al loro interno non usare mai utensili in acciaio o metallo e utensili taglienti come forchette e coltelli. A questi preferisci invece pinze, mestoli, palette e strumenti che siano in legno, bambù o silicone per alimenti: il loro tocco è molto delicato e, usandoli, non andrai a graffiare le tue padelle rendendole inutilizzabili.
Le alte temperature e il calore eccessivo sono i nemici peggiori del rivestimento antiaderente, che esposto a una temperatura troppo alta potrebbe subire un’accelerazione del processo di usura, oltre a danneggiare il rivestimento. Per preservare pentole e padelle antiaderente il più a lungo possibile ricorda di cuocere sempre a fiamma medio-bassa in modo da avere una temperatura media; per regolarti, ricorda che la fiamma dovrebbe restare sempre all’interno del diametro della padella, senza andare a surriscaldare i bordi. Ricorda anche di evitare gli shock termici perché rovinano il rivestimento antiaderente: non mettere mai la padella ancora calda sotto acqua fredda, meglio lasciarla raffreddare e solo dopo lavarla.
Non solo la cottura e l’uso di strumenti non adatti: anche il lavaggio è un momento molto delicato in cui, se non fai attenzione, puoi facilmente rovinare il fondo delle tue padelle antiaderenti. La prima regola è non La prima regola è non lavare pentole e padelle antiaderenti in lavastoviglie, mai: le alte temperature e i prodotti "aggressivi" che usiamo per la lavastoviglie possono rovinare lo strato che garantisce l'effetto antiaderente. Una volta appurato che vanno lavate a mano, ricorda di usare saponi delicati, meglio ancora se naturali, e soprattutto spazzole non abrasive e molto morbide, da usare con gentilezza e senza strofinare troppo. E se le incrostazioni più ostinate non si rimuovono meglio optare per un trattamento naturale, per esempio un mix di acqua e bicarbonato di sodio che andranno a sciogliere anche le incrostazioni più ostiche senza necessità di sfregamento.
Pensavi di avere finito con il lavaggio? No, perché anche il modo in cui riponi le padelle nei mobili potrebbe finire per rovinarne il rivestimento: se non proteggi l’interno delle stoviglie antiaderenti, infatti, rischi che si graffino quando le impili una dentro l’altra nel mobile dove le tieni. La soluzione è semplice, devi solo mettere sul fondo di pentole e padelle antiaderenti un tovagliolo, un foglio di carta assorbente, un panno o un salvapadella, creando così uno strato protettivo tra una padella e l’altra che ne impedisca il danneggiamento.
Quante vote ti capita, per pigrizia o mancanza di tempo, di lasciare il cibo avanzato direttamente in padella e magari riporre il tutto in frigo? È una cattiva abitudine che comporta due rischi: il cibo potrebbe assumere un sapore metallico e, a lungo andare, il rivestimento della padella potrebbe rovinarsi assorbendo i grassi della cottura. Inoltre, come ti abbiamo spiegato, il rivestimento antiaderente soffre gli shock termici, quindi la bassa temperatura del frigorifero potrebbe andare a rovinarlo. Ricorda sempre che le padelle sono fatte per cuocere, non per conservare: meglio perdere due minuti in più e riporre il cibo nei contenitori adatti alla conservazione.