
Quando si hanno ospiti a cena e poco tempo da dedicare ai fornelli, il tagliere di salumi e formaggi resta una delle soluzioni più intelligenti e conviviali. Apparentemente semplice, in realtà è un piccolo esercizio di equilibrio tra gusto, estetica e varietà. Un buon tagliere racconta il territorio, rispetta le materie prime e accompagna l’ospite in un percorso sensoriale fatto di consistenze, profumi e contrasti.
Ma come si compone davvero un tagliere “a regola d’arte”? Quali prodotti scegliere, come tagliarli e in che ordine disporli? E quali accortezze seguire per evitare errori comuni? Ecco una guida aggiornata per creare taglieri belli da vedere e buoni da ricordare.
La scelta del supporto: il tagliere giusto fa la differenza
Il primo passo, spesso sottovalutato, è la scelta del supporto. Non è solo una questione estetica, ma anche pratica e igienica.
- Tagliere in legno. È il grande classico: caldo, rustico, perfetto per un’atmosfera informale. Meglio sceglierne uno dedicato esclusivamente al servizio, non quello usato quotidianamente per tagliare gli alimenti, e assicurarsi che sia in ottime condizioni.
- Vassoio o tagliere in acciaio. Minimalista, moderno, igienico. Ideale per chi ama uno stile pulito e contemporaneo.
- Plastica. Anche se esistono modelli di design, resta la scelta meno consigliata, sia per una questione estetica sia per motivi ambientali.
- Ceramica o porcellana. Un grande piatto bianco è spesso la soluzione migliore: valorizza i colori naturali di salumi e formaggi ed è facile da gestire.
- Ardesia e marmo. Molto di tendenza, eleganti e scenografici. L’ardesia è perfetta per presentazioni moderne, il marmo è ideale anche per il taglio dei formaggi al momento. L’unica accortezza è la maneggevolezza.

Salumi: scelta, quantità e taglio
Un buon tagliere di salumi dovrebbe prevedere almeno 5 varietà, meglio se 6 o 7, senza però eccedere: troppa scelta confonde e penalizza l’assaggio. In termini di quantità, considera 2–3 fette per tipo a persona, evitando sprechi inutili. I salumi affettati vanno consumati rapidamente, idealmente entro poche ore. La qualità è fondamentale: i salumi si mangiano “in purezza” e non perdonano materie prime mediocri.
Quali salumi scegliere
- Salumi crudi: prosciutto crudo, salami di vario tipo, speck, coppa, pancetta, guanciale, bresaola, lardo, salsiccia secca.
- Salumi cotti: mortadella, prosciutto cotto di qualità, porchetta, arrosto di manzo, cotechino (in versione fredda, se di pregio).
Come tagliarli
- Fette sottilissime per mortadella, prosciutti, lardo, pancetta e coppa.
- Fette più spesse per salami rustici e salsicce stagionate.
- Alcuni salumi, come mortadella e prosciutto, possono essere presentati anche a cubetti o piegati, da prendere con uno stecchino.
Un consiglio fondamentale: mai affettare troppo in anticipo. I salumi tendono a seccarsi e a perdere profumo. Se acquistati già affettati, meglio farli confezionare sottovuoto e comprarli a ridosso della cena.

Come disporre i salumi sul tagliere
Se proponi sia salumi crudi sia cotti, l’ideale è servirli su due taglieri distinti. In ogni caso, la disposizione segue alcune regole semplici:
- Dal sapore più delicato al più intenso
- Dai salumi più magri ai più grassi
- Dai meno stagionati ai più stagionati
Esempio: bresaola, prosciutto crudo giovane, guanciale, salame, salsiccia stagionata. Le fette non vanno mai sovrapposte in modo disordinato: meglio arrotolarle, piegarle o disporle a ventaglio.
Formaggi: varietà, ordine e taglio
Un tagliere di formaggi equilibrato dovrebbe includere almeno 5 tipologie:
- Un formaggio fresco come robiola, crescenza, stracchino, mozzarelline.
- Due formaggi a media stagionatura come taleggio, brie, fontina giovane, tomini, formaggelle.
- Un formaggio stagionato come pecorini medi, asiago, bra, fontina d’alpeggio.
- Un erborinato o un grande stagionato come gorgonzola, blu di capra, parmigiano, grana, pecorino molto stagionato.

Come servirli
- I freschi vanno presentati interi o a grossi tocchi.
- Le mozzarelle non vanno mai tagliate in anticipo.
- I semi stagionati possono essere tagliati a spicchi o bastoncini.
- I formaggi molto stagionati rendono al meglio in scaglie.
Anche qui, l’ordine sul tagliere deve seguire la progressione di intensità.
Il tagliere misto: sì o no?
Il tagliere misto è pratico, ma va gestito con attenzione. Meglio limitarsi a 4 salumi e 4 formaggi, ben distinti e non sovrapposti. Se possibile, la soluzione migliore resta sempre quella di due taglieri separati, che permettono di apprezzare davvero ogni prodotto e di lasciare libertà di scelta agli ospiti.
Il tagliere “verticale”
Ispirato al linguaggio delle degustazioni, il tagliere verticale propone un solo prodotto in diverse stagionature o lavorazioni. Perfetto con prosciutti crudi, pecorini, parmigiano o formaggi erborinati. È una proposta più tecnica, ideale per appassionati e palati curiosi: meglio valutare prima i gusti dei commensali.

Cosa abbinare a salumi e formaggi
Per i salumi, il pane resta l’abbinamento principe: semplice, neutro, capace di esaltare senza coprire. Un tagliere di fornmaggi, invece, malgrado alcuni puristi storcano il naso, può essere valorizzato da accompagnamenti ben studiati:
- Mieli: acacia e melata con erborinati e formaggi piccanti, castagno con formaggi dolci.
- Confetture e mostarde: frutti di bosco con formaggi delicati, mele cotogne o fichi con formaggi sapidi.
- Chutney e salse agropiccanti, per chi ama i contrasti.
- Frutta fresca e secca, soprattutto uva, pere, fichi, noci e mandorle.
- Pane: meglio offrirne più tipi, dal pane rustico ai grissini, fino a crackers artigianali.