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25 Luglio 2025 15:01

Cibo ed Escherichia coli: dove si trova e come evitare il contagio

Se ti è capitato in viaggio di avere febbre, nausea e diarrea potresti aver ingerito cibi o bevuto acqua contaminati da Escherichia coli, un batterio che potrebbe causare infezioni anche gravi. Il nostro biologo nutrizionista Simone Gabrielli ci spiega cos'è questo batterio e come evitare di contrarlo, soprattutto quando sei in vacanza.

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Hai mai avuto febbre, nausea o diarrea dopo aver mangiato in viaggio? Probabilmente hai ingerito cibo o acqua contaminata da Escherichia coli, un batterio che vive dentro di noi… ma che, in certi casi, può causare infezioni anche serie. Ma questo batterio dove si trova? Quanto è pericoloso? E cosa possiamo fare per evitare il contagio? Il nostro biologo nutrizionista Simone Gabrielli ci spiega cos’è davvero l’ Escherichia coli, dove si trova e come può infettarci. Inoltre ci spiegherà come evitarlo – specialmente quando si è in vacanza – e cosa succede nel corpo quando si contrae.

Cos'è l'Escherichia coli

L’Escherichia coli è un batterio che vive naturalmente negli animali a sangue caldo, quindi uccelli e mammiferi, compresi noi umani. Di norma si trova nell’intestino e ha un ruolo importante nella flora batterica: ci aiuta a digerire, produce vitamine e tiene alla larga altri microbi pericolosi.

Se guardi l‘E.coli al microscopio vedrai un batterio ricoperto di filamenti che servono per muoversi e attaccarsi alle mucose degli organi che colonizza. Ama il caldo (sta benissimo con 35-40 °C) e può sopravvivere anche senza ossigeno: per questo può spostarsi facilmente fuori dall’intestino e finire dove non dovrebbe.
Devi sapere che ci sono oltre cento tipi di Escherichia coli: la maggior parte è innocua, ma alcuni ceppi — come l’E. coli enteroemorragico — possono causare infezioni anche gravi. Se ingerito in grandi quantità, può provocare gastroenteriti, ma se arriva ad altri organi può causare anche cistiti, meningiti, polmoniti o persino setticemie.

Cibi a rischio Escherichia coli?

L'E. coli si può ingerire mangiando carne poco cotta, soprattutto se proviene da animali infetti. Ma attenzione anche al pesce crudo, latticini non pastorizzati, frutta e verdura non lavata (o lavata con acqua contaminata).

Oltre al cibo, l’acqua è una delle principali vie di trasmissione. Può trovarsi sia nell’acqua del rubinetto, se non correttamente depurata, sia nelle acque reflue infette che non vengono trattate adeguatamente e che poi sfociano in mare, laghi e fiumi, rendendoli non balneabili. Infine possiamo contrarre l’infezione nel contatto diretto con animali e feci infette, ma anche tramite il contatto da persona a persona quando non ci laviamo per bene le mani.

Come evitare il contagio

Per evitare il contagio diretto è fondamentale un’adeguata igiene personale. Non solo bisogna lavarsi le mani dopo essere andati in bagno, ma anche dopo aver cambiato i pannolini, prima e dopo aver cucinato, dopo aver toccato degli animali. Insomma sempre.

Come fare, invece, per evitare il contagio attraverso il cibo consumato crudo, tipo frutta e verdura? Prima di arrivare nei negozi o supermercati, frutta e verdura vengono sottoposte a lavaggi che ne riducono il rischio di contaminazione. Una volta acquistati, però, assicuriamoci comunque che i prodotti coltivati a terra non abbiano residui di terra e sciacquiamoli bene sotto acqua potabile — e ti ricordo che il bicarbonato non disinfetta. Mentre per quanto riguarda la carne, cuocila sempre bene: l’E. coli non resiste a temperature superiori ai 60 °C. Una bella scottata e addio batteri. E non dimenticare di lavare coltelli e taglieri.

Paesi con acqua non potabile

Per i viaggiatori di alcuni Paesi del Sud America, Africa, Medio Oriente e Asia: sono posti bellissimi e chi può visitarli tutti è davvero fortunato, ma la prudenza non è mai troppa. Quindi per evitare di passare metà della tua vacanza chiuso in bagno non acquistare cibi e bevande da venditori ambulanti e assicurati di bere solo acqua in bottiglia. Occhio anche al ghiaccio nei drink e a quando ti lavi i denti, l’acqua del rubinetto è meglio evitarla.

Sintomi dell'infezione da E. coli

I sintomi dell’infezione da E.coli insorgono in fretta, a qualche ora dal contatto col batterio, e durano circa una settimana. Se ingerito, provoca un'infezione del tratto intestinale. In questo caso i sintomi sono diarrea di diversa gravità, nausea, febbre, vomito e crampi addominali.

Ma l’infezione più comune da E.coli è quella del tratto urinario, che colpisce più frequentemente le donne, per via della vicinanza tra ano e uretra. Insomma l’infezione da E.coli è molto comune, ma con delle accortezze possiamo minimizzare il contagio. Comunque se pensi di aver contratto il batterio, rivolgiti al tuo medico, perché il trattamento dell’infezione varia a seconda dell’organo infetto, dalla gravità dei sintomi e dal ceppo di E.coli responsabile.

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