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5 Ottobre 2025 11:00

Che cos’è la vescia gigante o Puffball, il fungo che ha la forma di un pallone da calcio

È bianchissima, tonda come la luna piena e arriva fino a ben 25 kg di peso: la vescia gigante, conosciuta anche come Puffball, è uno dei funghi più facilmente riconoscibili e strani che esistano. Usata anticamente come medicina naturale, oggi è un ingrediente tra i più particolari: come fare a capire se è commestibile e come si cucina? Ecco tutto quello che devi sapere.

A cura di Martina De Angelis
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Il mondo dei funghi è uno dei più singolari, curiosi e particolari: oltre ai classici funghi commestibili come porcini e finferli, oltre ai più noti funghi non commestibili come l’Amanita muscaria, esistono tutta una serie di funghi dall’aspetto stranissimo che però non devono scoraggiarti, perché a volte sono incredibilmente buoni da mangiare. È il caso della vescia gigante, nota anche come Puffball, una strana appartenente alla famiglia dei funghi noti come vesce, tipici per la loro forma bulbosa e la totale assenza di piede.

Infatti la vescia gigante sembra proprio una palla, solo che fuori misura rispetto alle classiche dimensioni dei funghi della sua specie: se le altre vesce sono possono sembrare delle palline da golf, la Puffball è più un pallone da calcio o una luna piena, somiglianze accentuate non solo dalle dimensioni notevoli (dai 5 kg fino ai 25 kg di peso!) ma anche per il colore, un bianco candido abbagliante e la forma perfettamente sferica.

vescia gigante nel bosco

Questo fungo dall’aspetto così facilmente riconoscibile è diventato una vera star dei social negli ultimi anni, proprio per la sua singolarità: tutto sembrerebbe tranne che commestibile, invece è molto buono da mangiare e può diventare base di molte ricette. Non solo: la vescia gigante è conosciuta da almeno duecento anni, ma non per i suoi scopi alimentari. Tra il 1700 e il 1800 era usata in ambito medico per la sua capacità di contrastare le infezioni. Oggi questa pratica non si utilizza più, ma la Puffball viene di certo cucinata: come si prepara e come si fa a capire se è buona? Ecco tutto quello che devi sapere su uno dei funghi più grossi e peculiari del mondo.

Che cos'è la vescia gigante e dove si trova

La vescia gigante, nota anche con il nome di vescia maggiore o con il nome inglese di Puffball, è un fungo appartenente alla famiglia Agaricaceae. Questo fungo, il cui nome scientifico è Calvatia gigantea, è conosciuta principalmente per il suo aspetto particolare che salta subito all’occhio: ha una forma tondeggiante abbastanza regolare, un colore bianco molto accesso e non presenta gambo come tutte le vesce, ma è ancora al terreno per mezzo di minuscole e sottili radici. Ciò che la rende ancora più particolare, però, sono le sue dimensioni enormi, con un peso che di solito si aggira intorno ai 5 kg ma che può crescere a dismisura, tanto che sono ritrovati esemplari fino a 20-25 kg e raggiungenti 1 m di diametro.

Il Puffball è un fungo che si riproduce senza l’uso degli embrioni: come tutte le vesce, quando raggiunge il massimo della maturazione, la vescia gigante esplode liberando nell’aria una polvere scura. Proprio in questa polvere si trovano le spore per la riproduzione che, una volta liberate in aria, vengono spesso trasportate da vento o insetti a una distanza non troppo grande. Per questo motivo la vescia gigante di solito cresce in piccole colonie e, una volta individuata una, non è raro poterne scovare altre in prossimità.

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Il suo habitat prediletto sono l’erba nei giardini, i parchi e soprattutto i pascoli (ma a volte si trova anche nei boschi, pur non essendo legata a un albero in particolare come altri funghi), cresce fino a un massimo di 3000 metri d'altezza ed è particolarmente diffusa negli Stati Uniti, ma si trova anche in Europa e in alcune zone d’Italia: negli anni sono stati trovati esemplari notevoli in Toscana e in Calabria, rispettivamente di 6 kg e di 10 kg.

Come capire se un esemplare di vescia gigante è commestibile o no?

A differenza di altre tipologie di funghi, la vescia gigante è davvero difficile da confondere con altri esemplari non commestibili, proprio per via della sua forma così riconoscibile. Nonostante questo, però, è sempre bene mantenere alta l’attenzione, perché il mondo dei funghi nasconde sempre un potenziale pericoloso. La vescia gigante si mangia solo quando la superficie è liscia, regolare e perfettamente bianca, con una consistenza soda e un odore che ricorda quello dell’uovo.

Se la superficie del fungo appare giallognola, marroncina o a chiazze, se è morbida e spugnosa al tatto, vuol dire che la vescia gigante non è più edibile e che sta arrivando all’apice della maturazione, il momento in cui “esplode” per far liberare le sue spore. E se l’hai già raccolta? Le caratteristiche da ricercare sono le stesse: una volta tagliato il fungo deve risultare sodo, compatto e bianchissimo, con un aspetto che per texture e colore ricorda la feta o il tofu.

vescia gigante interno tagliata

Oltre a questi segnali anche l’odore è un segno di commestibilità: nella fase finale il fungo inizia a emanare un odore nauseabondo che rende palese come non sia più il caso di mangiarlo. Se trovi una vescia gigante, quindi, è facile capire se è ancora buona o se è “scaduta” e se la raccogli ricorda di consumarla subito perché è un fungo che deperisce in fretta, sia quando è ancora in terra sia dopo che è stato raccolto.

Come si usa la vescia gigante in cucina

Una volta che hai trovato la tua vescia gigante, dopo aver appurato che sia edibile e dopo averla portata a casa, come si cucina? Prima di tutto ricordati di una regola importantissima: questo fungo non deve mai essere lavato, solo ripulito della sottile pelle esterna, perché l’acqua lo renderebbe troppo molliccio finendo per rovinarlo. Ricorda anche che, una volta pulita e trattata nel modo giusto, la vescia gigante può essere usata subito o congelato e consumato in un secondo momento.

La vescia gigante si presta a diverse preparazioni, anche perché ha un sapore molto neutro che permette di abbinarla con molti ingredienti. La ricetta più comune è quella che la vede preparata in umido, ma è molto comune anche tagliarla a fette spesse qualche centimetro e cuocerla come fosse una bistecca alla griglia, ai ferri o arrosto; per via della sua consistenza soda è perfetta anche impanata e fritta, proprio come una cotoletta. Immancabile ovviamente la cottura insieme al riso, per ottenere un cremoso risotto nel pieno rispetto della tradizione gastronomica fungina.

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I video sui social hanno svelato anche gli utilizzi più creativi del Puffball: c’è chi ne taglia grosse fette e le utilizza per sostituire la base della pizza, o anche chi usa il fungo al posto del tofu nelle ricette vegane, o ancora chi appiattisce le grosse fette con un mattarello per utilizzarle al posto delle sfoglie di pasta per preparare lasagne e cannelloni decisamente alternativi.

L’uso gastronomico della vescia gigante, però, è piuttosto recente: un tempo non veniva usata come alimento, ma come rimedio medico naturale. Scoperta nella seconda metà del 1700 dal naturalista tedesco August Johann Georg Karl Batsch, fu un secolo dopo che in questa varietà venne notata una grande capacità di contrastare le infezioni: i medici dell’epoca si convinsero talmente tanto di questa sua proprietà che molti di loro, dopo aver tagliato la vescia a striscioline, la inserivano tra le fasciature a protezione delle ferite per impedire che si infettassero e per favorirne una migliore guarigione.

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