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15 Maggio 2025 16:00

Che cos’è la carta di riso e come si utilizza in cucina: 6 idee da provare

Un ingrediente tipico della cucina asiatica naturalmente senza glutine e versatile: diventa la base perfetta per sfiziosi involtini crudi o fritti, ma anche per realizzare ravioli al vapore, nuvole di drago e perfino qualche goloso dolcetto.

A cura di Federica Palladini
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Leggera, trasparente, croccante: la carta di riso alimentare è un ingrediente tipico della cucina asiatica, in particolare di quella del Vietnam e della Thailandia, e si presenta sotto forma di sfoglie sottilissime e delicate, rigide al tatto, ma capaci di trasformarsi in una base versatile e sorprendente con pochi secondi di ammollo. Si tratta di un impasto a base di riso, acqua, un pizzico di sale e talvolta farina di tapioca, che viene steso e lasciato essiccare fino a ottenere quadrati o dischi quasi impalpabili, ormai facili da trovare nei market etnici o acquistare via e-commerce. Priva di glutine e dal sapore neutro, l’uso più noto della rice paper è la preparazione di sfiziosi involtini. I più famosi sono i gỏi cuốn vietnamiti, celebri rolls freschi: basta un rapido passaggio sotto l’acqua corrente o in immersione perché la sfoglia si ammorbidisca, diventando l’involucro perfetto per gamberi, pancetta, vermicelli di riso, menta e cetrioli. Un’alternativa a questa versione fredda è sotto il segno del fritto, con rotolini in stile nem rán (sempre vietnamiti), harumaki (dal Giappone) o i classici primavera cinesi: ideali da intingere nelle più svariate salse agrodolci. Ma non è finita qui: spazio anche a rivisitazioni di ravioli, a cialde per l’aperitivo e perfino a golose idee dolci.

Come utilizzare la carta di riso: 6 idee da provare

La carta di riso appena comprata è secca e molto fine: fai attenzione quando la maneggi, perché i fogli rischiano di spezzarsi e di non poter più essere utilizzati. Dopo questa brevissima, ma importante premessa, ecco che usarla in cucina è decisamente semplice. La modalità più pratica è la seguente:

  • Riempi un contenitore largo e basso di acqua tiepida: va bene anche un piatto piano dai bordi alti.
  • Immergi un foglio di carta di riso alla volta nell'acqua per non più di 10 secondi, per inumidirlo nella sua interezza.
  • Riprendi il foglio e adagialo delicatamente su un tagliere pulito: la consistenza è appiccicosa, quindi ogni foglio deve essere posizionato distante dall’altro per evitare che si attacchino tra loro.

Hai così ottenuto la base per la tua ricetta. Di seguito, ecco 6 idee da cui prendere ispirazione.

1. Involtini freschi

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Abbiamo già accennato prima ai gỏi cuốn e sono un vera e propria icona dello street food vietnamita, chiamati anche summer rolls: la carta di riso dopo essere stata inumidita ospita un ripieno di gamberi, vermicelli di riso lessati e lasciati raffreddare, ortaggi crudi e menta. Una variante molto diffusa vede anche l’aggiunta di pancetta cotta al vapore e niente vieta di creare la propria versione personale. Si arrotola il tutto e l’involtino va servito a “crudo”: si accompagna tradizionalmente a una irresistibile salsa di burro di arachidi, intingendo morso dopo morso.

2. Involtini fritti

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La carta di riso si presta alla creazione di appetitosi involtini fritti. Come si fa? Dopo averli farciti si friggono in abbondante olio di semi (attorno ai 170 °C- 180 °C), pochi alla volta, così da evitare sbalzi di temperatura, e si attendono pochi minuti, il tempo che la superficie diventi uniformemente dorata e croccante. Si realizzano così i nem rán vietnamiti, con un saporito ripieno finemente tritato composto da carne macinata di maiale o di manzo, ortaggi (come carote e cavolo rapa), funghi secchi e vermicelli di riso. Sempre puntando all’oriente, con lo stesso involucro puoi anche preparare degli involtini primavera o la loro variante giapponese, gli harumaki. Sono perfetti da servire con una salsa agrodolce: in Vietnam, per esempio, a farla da padrona è la nước mắm, una salsa di pesce fermentata.

3. Ravioli

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Ti piacciono i ravioli cinesi al vapore, ma ti destreggi poco con gli impasti? Una versione semplificata e naturalmente senza glutine (niente farina) è quella che vede protagonista la carta di riso in chiave rivestimento. I famosi jiaozi si fanno anche così: dopo aver ammorbidito la sfoglia, meglio se rotonda, farciscila posizionando al centro il ripieno che hai scelto (carne, pesce, verdure), chiudi facendo le tipiche pieghe pizzicando con indice e pollice inumiditi. Quando hai formato tutti i ravioli mettili a cuocere nella vaporiera foderata di carta forno bucherellata: saranno pronti in una decina di minuti.

4. Pizza vietnamita

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In realtà si chiama bánh tráng nướng e somiglia più a una omelette: solitamente è un piatto consumato a colazione. Si tratta di modo davvero veloce e divertente di usare la carta di riso, che viene posizionata non bagnata su una padella antiaderente (come se fosse una piadina) e poi arricchita con i topping più vari: i più comuni sono gamberi, carne di maiale, cipollotto tritato, scalogno fritto, legati dalle uova sbattute. Si completa con salsa piccante e maionese e si serve piegata a metà.

5. Nuvole di drago

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Ti sarà capitato di provarli al ristorante cinese: chips croccanti per ingannare l’attesa e perfette come antipasto. Ecco, le nuvole di drago home made sono facili da realizzare con la carta di riso sempre non bagnata: taglia il foglio in quattro o più parti a seconda della grandezza e friggi in olio bollente per pochi secondi. Vedrai che si gonfierà all’istante, diventando bianco e venendo a galla. Assicurati sempre che l’olio sia ben caldo e la carta di riso completamente asciutta. Ottime come snack per l’aperitivo, ma anche come base per finger food.

6. Fagottini dolci

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La carta di riso, dopo l’ammollo, si trasforma in uno scrigno che accoglie ingredienti dolci, adattandosi alla creazione di fagottini ripieni da friggere. Le combinazioni possono essere tra le più fantasiose: in particolare via libera alle creme cotte (tipo crema pasticciera) e spalmabili (una su tutte quella al cioccolato), da sole o abbinate a frutta fresca (mele e pere) e secca (noci, nocciole, pistacchi), per golosi dolcetti monoporzione, magari da spolverare con zucchero a velo come tocco finale.

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