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Complici le alte temperature estive, e il rischio di una maggiore disidratazione, può capitare di sentirsi spossati, letargici e accusare vertigini, giramenti di testa o addirittura veri e propri svenimenti.
Si tratta del classico calo di pressione, una condizione passeggera e del tutto innocua, i cui sintomi, tuttavia, possono essere fastidiosi o invalidanti. Cosa possiamo fare nel caso in cui si avverta un abbassamento di pressione? Meglio bere un bicchiere di acqua e zucchero oppure di acqua e sale?
Facciamo chiarezza sulla questione con l'aiuto del dottor Simone Gabrielli, biologo e nutrizionista. "Per rialzare la pressione in maniera efficace, serve aumentare il volume di liquidi nel circolo sanguigno e, per farlo, l’opzione più semplice è bere acqua con un pizzico di sale", spiega subito il nostro esperto.
Cos'è il calo di pressione
Per calo di pressione, o ipotensione, si intende una diminuzione temporanea della pressione arteriosa, cioè della forza con cui il sangue viene spinto dal cuore nelle arterie. "Si tratta di un fenomeno passeggero – rassicura Gabrielli – e può essere causato da disidratazione". Le alte temperature estive comportano una maggiore sudorazione e, conseguentemente, una significativa perdita di sali minerali, come sodio, potassio e magnesio.
Si verifica maggiormente nelle donne, soprattutto quelle in età fertile, in gravidanza o che soffrono di ipotiroidismo, e il più delle volte sono da ricondursi a una predisposizione personale, una carenza di ferro, qualche sbaglio dietetico o magari dei piccoli squilibri ormonali.
Nella maggior parte dei casi non comporta gravi conseguenze, ma i suoi sintomi possono essere abbastanza fastidiosi: vertigini, senso di stordimento, visione offuscata, ronzio alle orecchie e nausea, fino ad arrivare a capogiri e veri e propri svenimenti. Questi, se si interviene tempestivamente e soprattutto in maniera adeguata, si risolvono nel giro di pochi minuti.
Perché è meglio il sale per il calo di pressione?
Come già detto, per contrastare il calo di pressione è importante aumentare il volume di liquidi nel sangue e l'opzione più semplice, ma anche la migliore, è bere un bel bicchiere di acqua con l'aggiunta di un pizzicotto di sale. Nel caso in cui non si abbia a disposizione dell'acqua, sarà sufficiente sciogliere una puntina di sale sotto la lingua.
"Il sodio trattiene i liquidi e ci aiuta a riportare la pressione a livelli normali", puntualizza il nostro esperto. Il sale si può sciogliere in acqua, che è la modalità più indicata perché così andiamo anche a idratare il corpo, ma in caso di emergenza può essere anche messo direttamente sotto la lingua: l’effetto principale, però, arriva dall’acqua che si beve subito dopo.
Bere acqua attiva di per sé anche gli osmorecettori epatici, i quali determinano vasocostrizione periferica e quindi l'aumento della pressione arteriosa. L'azione combinata dei due elementi, però, risulta ancora più efficace e rapida.
Un altro rimedio molto utile, che può essere utilizzato anche come integratore naturale a costo praticamente zero, è quello di aggiungere, oltre al pizzico di sale marino integrale, succo di pompelmo, limone o arancia alla nostra bottiglietta di acqua. Abbiamo così realizzato una deliziosa bevanda da sfruttare anche nel pre o post workout, quando sicuramente avremo una maggiore perdita di liquidi.
Quando è preferibile lo zucchero?
È una credenza comune che lo zucchero possa rivelarsi efficace in caso di calo di pressione. "Lo zucchero può essere utile solo in caso di ipoglicemia, cioè quando i livelli di zucchero nel sangue sono troppo bassi, ma non agisce in modo diretto e rapido sulla pressione arteriosa", ci spiega Gabrielli.
Questa condizione, pur potendo dare sintomi molto simili all'ipotensione, come debolezza, confusione e capogiri, ha cause completamente diverse e può verificarsi in chi soffre di diabete o ha altre patologie sottostanti.
In caso di ipoglicemia il rimedio più semplice può essere quello di bere un bicchiere di acqua con un cucchiaino di zucchero sciolto al suo interno oppure mangiare un cucchiaino di miele o una caramella.
L'ipotensione, invece, ovvero l'abbassamento della pressione sanguigna, è spesso legato a disidratazione, a una maggiore sudorazione e dunque a una perdita di micronutrienti. In questo caso, oltre all'efficacissimo acqua e sale, sarà opportuno sdraiarsi e sollevare un pochino le gambe (bastano un paio di cuscini al di sotto dei polpacci) per favorire l'afflusso di sangue al cervello.
Nonostante i punti di contatto tra le due condizioni, sembrerebbero esistere dei segni chiave che ci consentono di distinguerle: l'ipotensione è spesso caratterizzata da una sensazione di svenimento, pallore e nausea, e la percezione primaria è spesso "di vuoto" o "di testa leggera".
L'ipoglicemia, invece, si distingue per una fame improvvisa e inspiegabile, tremore alle mani, sudorazione fredda e battito cardiaco accelerato.
Altri rimedi utili per il calo di pressione
Chi soffre di pressione bassa, fenomeno piuttosto frequente soprattutto in estate, può mettere in atto dei piccoli e utili accorgimenti: oltre a sdraiarsi con le gambe sollevate, nel momento in cui sentiamo già gli effetti del calo di pressione, è opportuno evitare di alzarsi bruscamente da una posizione seduta o da sdraiati.
Esistono, poi, dei rimedi che possono aiutarci a contrastarlo: bere regolarmente durante la giornata e mantenersi idratati è tra questi, per esempio. Ma non tutta l'acqua è uguale: evitiamo le acque a basso residuo, che favorendo la diuresi avranno come conseguenza diretta una scarsa idratazione e quindi un abbassamento della pressione arteriosa.
Scegliamo, piuttosto, acque che contengono in modo naturale un buon apporto di sali minerali ed evitiamo alcol e bevande troppo fredde di frigorifero.
"Nelle giornate calde consumiamo pasti leggeri e frequenti", suggerisce Gabrielli. Per evitare di affaticare la digestione, messa già a dura prova dall'afa estiva, consumiamo pranzi e cene frugali, a base di pochi e semplici ingredienti, che prevedano cotture delicate e veloci (in padella, alla griglia o al forno).
Non mescoliamo troppe fonti proteiche e di grassi differenti, per non rallentare i processi digestivi, e consumiamo buone quantità di frutta e verdura fresche e di stagione. Ricche di acqua, zuccheri semplici, vitamine e sali minerali, sono preziosissime per reintegrare i micronutrienti persi durante le calde giornate estive.
"Alcuni alimenti un po’ più salati, come un pezzetto di formaggio stagionato o qualche oliva, possono aiutare". Non esageriamo, invece, con vegetali e legumi: questi sono ricchi di potassio, un minerale preziosissimo che, se consumato in eccesso, va ad accentuare la pressione bassa e i suoi fastidi; quindi consuma questi alimenti, ma sempre senza esagerare.
A ogni tua preparazione aggiungi sempre un bel pizzico di sale, ma sceglilo marino integrale e possibilmente biologico.
Può essere utile consumare della liquirizia pura, magari in radice: questa contiene la glicirrizina, una sostanza che aumenta in modo naturale la pressione sanguigna; anche alcune bevande nervine, come il tè e il caffè, possono aiutare, ma sempre senza strafare poiché hanno diverse controindicazioni.
"La vera soluzione per la pressione bassa resta in ogni caso l’acqua con il giusto apporto di sodio", conclude Gabrielli.