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30 Maggio 2025 16:00

Burro dall’aria: la startup di Bill Gates, Savor, lo sta producendo

Si chiama Savor ed è la startup di Bill Gates, da qualche mese hanno iniziato a produrre burro sintetico in laboratorio a partire da anidride carbonica e acqua. Il sapore sarebbe simile a quello di origine animale e ad assicurarlo è stato proprio il fondatore di Microsoft.

A cura di Enrico Esente
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Se vi dicessimo che Bill Gates, nella sua carriera da imprenditore non solo si è occupato di software, tecnologia, computer e sistemi operativi, ma anche di burro? Sembra una cosa alquanto bizzarra ma in effetti è andata proprio così. È successo grazie a Savor, una startup californiana che si occupa di innovazione nel settore alimentare, in particolar modo nel campo dei grassi alternativi. Il fondatore di Microsoft, tempo fa, investì in Breakthrough Energy Ventures (azienda che sviluppa tecnologie per combattere il cambiamento climatico) che a sua volta ha investito in Savor: a quel punto anche Gates è diventato uno degli azionisti. La società ha iniziato a produrre burro in laboratorio partendo da elementi come anidride carbonica (CO2), combustibili fossili e idrogeno così da creare grassi che somigliassero al prodotto originale.

Come si produce il burro d'aria

La missione principale di Savor è quella di ridurre l'impatto ambientale eliminando la necessità di agricoltura tradizionale e riducendo le emissioni di gas serra. La startup ha investito in ricerca e sviluppo per creare una tecnologia che possa produrre grassi e oli personalizzati ed è così che è nato il burro d'aria. Sappiamo che il burro è ottenuto dalla parte grassa del latte ma, a livello ambientale, per produrne un solo chilo vengono emessi dai 5 ai 14 kg di CO2 mentre, come affermato da Savor, per un chilo di burro d'aria vengono prodotti 0,8g di emissioni gassose. I risultati degli esperimenti della società californiana sono poi stati pubblicati, sotto forma di studio, sulla rivista Nature Sustainability.

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Grazie a questo progetto quindi le emissioni saranno ridotte del 99% risultando un grande passo avanti per la scienza e la lotta al cambiamento climatico. Precedentemente, seppur accennandolo, abbiamo detto che questo burro è fatto di "aria", ma in che senso? I ricercatori di Savor si sono accorti che per formare catene di acidi grassi si utilizza il carbonio che viene estratto dall'anidride carbonica o dai combustibili fossili. A quel punto viene fatto reagire a caldo con idrogeno e ossigeno preso proprio dall'aria. In conclusione, si aggiunge acqua, sale, beta carotene (per riprodurre il tipico colore giallastro del burro) e, come direbbe uno chef francese, et voilà abbiamo creato il burro senza utilizzare grassi animali.

Che sapore ha?

L'azienda californiana sta conducendo diversi test sul burro sintetico e uno dei primi assaggiatori è stato niente proprio di meno che il grande fondatore di Microsoft Bill Gates. L'imprenditore ha assicurato che il sapore del burro creato dalla sua startup è esattamente identico a quello che usiamo quotidianamente in cucina. Ovviamente essendoci dietro un visionario come Gates, il burro di Savor ha attirato l'attenzione di tante società, ristoranti, panetterie e persino dei grandi chef stellati che vorrebbero sperimentarlo per capire se c'è la possibilità di inserirlo nei propri menu.

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Sul tema del cibo "sintetico" si potrebbe affrontare un discorso sostanzialmente molto complesso. L'opinione comune, riferendoci al nostro Paese, tutt'oggi è abbastanza negativa quando si sente parlare di cibi creati in laboratorio: a dimostrarlo sono studi, test e pareri generici. Le persone vorrebbero diverse garanzie tra costi, valori nutrizionali e benefici all'organismo e, in questo, rientra sicuramente anche la carne coltivata.

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Sappiamo che gran parte dei problemi dovuti a cambiamenti climatici sono dovuti all'uomo e ai lavori che fa costruendo allevamenti intensivi che soddisfino l'altissima domanda di carne che c'è nel mondo. Le aziende come Savor nascono proprio per far fronte a questa emergenza e lottare contro i disastri climatici. Quando si associa la parola "sintetico" a qualche alimento, subito si pensa a qualcosa di qualitativamente scadente o di non nutriente, ma la verità non è questa. Un cibo creato il laboratorio però non è nemmeno migliore di quello naturale ma, semplicemente, viene presa un'altra strada per arrivare alla stessa struttura con un risultato finale che è in tutto è per tutto uguale. La cosa che cambia, ed è il fattore più importante, è che per produrre un alimento (il burro in questo caso) ci sarà un lavoro di sostenibilità elevato nella produzione: un grande vantaggio per la lotta al cambiamento climatico.

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