Gli zuccheri liquidi presenti nelle bevande causano picchi glicemici e stress metabolico maggiori rispetto a quelli solidi. A dircelo è uno studio americano che avverte chi ne fa abuso, spiegando che servono linee guida nutrizionali più severe.
Se ti dicessimo che bere una bevanda zuccherata, anche un succo di frutta (con zuccheri aggiunti), è più dannoso di un dolce? È quanto scoperto da un team di studiosi che ha fatto un'analisi importante sugli effetti per l'organismo e su come provare a ridurne il consumo. Pubblicata sulla celebre rivista scientifica Advances in Nutrition, la ricerca è stata fatta dagli studiosi della Brigham Young University, nello Utah (Stati Uniti). Un confronto sorprendente che mette in discussione diverse abitudini quotidiane. I risultati fanno riflettere, soprattutto perché riguardano prodotti a volte ritenuti anche "più sani". Ma cosa rende davvero le bevande zuccherate più problematiche di un dolce? Scopriamolo insieme.
In collaborazioni con diverse istituzioni tedesche, gli studiosi hanno seguito un rigoroso procedimento con l'obiettivo di analizzare una possibile relazione tra l'assunzione di bevande zuccherate e il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Per questo tipo di ricerca sono stati presi a campione oltre 10 mila articoli scientifici e selezionati 29 studi relativi al tema con diversi dati provenienti da più di 500 mila individui sparsi tra Europa, Stati Uniti, Asia, Australia e America Latina. Il risultato delle ricerche è stato chiaro: è più facile sviluppare il diabete bevendo bibite zuccherate e gassate o succhi industriali che mangiando dolci, specialmente quelli artigianali o fatti in casa.
Lo studio ha evidenziato che ogni porzione giornaliera aggiuntiva di circa 350 ml di bevande zuccherate è associata a un aumento del rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 del 25%. Per i succhi di frutta, ogni porzione giornaliera aggiuntiva di circa 240 ml è associata a un aumento del rischio del 5%. "Questo è il primo studio che stabilisce in modo chiaro una relazione dose-risposta tra il tipo di zucchero e il rischio metabolico", così Karen Della Corte, professoressa di scienze nutrizionali e autrice principale della ricerca. Sostanzialmente tutto questo non significa che se bevi quattro bevande zuccherate al giorno, contrarrai al 100% il diabete.
Chi ha realizzato lo studio ci ha tenuto a chiarire bene che se il rischio medio di una persona è del 10%, il consumo quotidiano di quattro lattine la porterebbe a un rischio del 20%. Insomma non una certezza ma una messa in guarda rilevante dove, un soggetto che fa spasmodico utilizzo di bibite gassate, potrebbe tranquillamente ridurre le "dosi" giornaliere ed evitare di incorrere in questo rischio.
Secondo i ricercatori quindi lo zucchero assunto in forma liquida, come nelle bibite o succhi, ha un impatto molto più rapido e stressante sull'organismo rispetto a quello contenuto nei cibi solidi. Questo perché manca l'azione modulatrice di fibre, proteine e grassi che rallentano l'assorbimento del glucosio. Il risultato? Un improvviso aumento dell glicemia, un sovraccarico epatico e alterazioni regolari del glucosio che possono favorire insulino-resistenza e quindi diabete. Gli esperti, attraverso questo studio, stanno perciò promuovendo raccomandazioni più rigide verso il consumo di bibite dal momento che sono parecchio dannose per la salute metabolica.