Colorate, profumate e ricche di nutrienti, le albicocche sono tra i frutti estivi più amati. Scopri tutte le proprietà, i benefici per la salute e le poche accortezze da conoscere.
Succose, colorate e profumate, le albicocche sono uno dei simboli dell’estate. Oltre a deliziare il palato, offrono una lunga lista di benefici per la salute grazie al loro ricco contenuto di vitamine, antiossidanti e fibre. Vediamo perché mangiarle fa così bene: ecco quali sono tutti i benefici e le eventuali controindicazioni delle albicocche.
Le albicocche sono uno dei simboli dell’estate a tavola, dal bel colore arancione che ricorda quello del sole di giugno, luglio e agosto, i mesi in cui sono protagoniste sui banchi del fruttivendolo e del supermercato. Oltre a essere dolci, succose e versatili, le albicocche offrono tantissimi vantaggi per il benessere del nostro organismo, comprovati ormai nel corso degli anni da numerosi studi che ne esaltano le qualità. Sappiamo tutti di che frutto stiamo parlando, quello del Prunus armeniaca, ovvero l’albicocco, appartenente alla famiglia delle Rosacee (come ciliegie, pesche, prugne e mandorle), che si conosce fin dall’antichità e che in Italia vede molteplici varietà, che eccellono soprattutto in Campania ed Emilia Romagna. Perché oltre che buona, l’albicocca fa bene? Per la sua ricchezza di vitamina C, antiossidanti, fibre e sali minerali: è povera di calorie ed è composta principalmente d’acqua. L’ideale è consumarla fresca – una porzione di 150 grammi per 2, 3 volte al giorno, secondo le linee guida tracciate dalla Sinu, la Società italiana di nutrizione umana – per sfruttare al meglio tutti i suoi benefici. Andiamo alla scoperta dei principali.
L’alto contenuto di beta-carotene e vitamina A rende le albicocche ottime alleate della salute cutanea e di quella degli occhi. Il beta carotene, infatti, è un precursore del retinolo che contrasta l’invecchiamento della pelle, aiutandola a restare elastica. Inoltre, sempre grazie a queste due sostanze, il frutto contribuisce alla vista, migliorando la visione in penombra, in quanto è utile alla produzione di rodopsina, una proteina presente nella retina che permette di vedere in condizioni di scarsa illuminazione.
Le albicocche rientrano tra i frutti che aiutano a dormire bene, combattendo l’insonnia. Questo perché contengono magnesio e, in particolare, potassio (480 mg in 150 gr, secondo le tabelle CREA) micronutrienti che influiscono positivamente sulla qualità del sonno e favoriscono il rilassamento muscolare, così come il triptofano, un aminoacido che stimola la produzione di melatonina.
All’interno delle albicocche sono presenti diversi composti antiossidanti: oltre al già citato beta-carotene, si trovano anche vitamina C (acido ascorbico, 20 mg in 150 gr) e polifenoli. Si tratta di componenti che sostengono l’organismo nella lotta allo stress ossidativo, cioè l’azione dannosa dei radicali liberi, principali responsabili del processo degenerativo delle cellule.
Durante l’estate, con il caldo e la sudorazione, è facile andare incontro a una perdita di liquidi, zuccheri e sali minerali. Le albicocche, ricche di acqua (86% del totale), di zuccheri naturali (14,7 gr per 150 gr), di potassio, ferro, calcio e magnesio, sono perfette per reintegrare ciò che viene perso, contribuendo all’idratazione e alla regolazione della temperatura e della pressione corporea.
Secondo diversi studi, grazie alla combinazione di potassio, fibre, e antiossidanti (acido clorogenico, beta-carotene e licopene), le albicocche proteggono l'apparato cardiovascolare. Il potassio contribuisce a regolare la pressione arteriosa, mentre le fibre, in particolare quelle insolubili, tengono sotto controllo i livelli di colesterolo LDL (detto “cattivo”) nel sangue. Gli antiossidanti, dal canto loro, riducono l’infiammazione e migliorano la salute dei vasi sanguigni.
Con solo 64 kcal per porzione, le albicocche sono perfette per chi cerca uno spuntino saziante, ma leggero. Le fibre danno il senso di pienezza, attenuando l’appetito ed evitando, di conseguenza, di scegliere alimenti con più zuccheri e grassi. Inoltre, tra le fibre solubili, ci sono le pectine, che possono influire positivamente sul transito intestinale, sia in situazione di diarrea sia di costipazione, promuovendo la digestione.
Consumare le albicocche fa bene, così come tutta la frutta (e la verdura) fresca, in quanto fonte di vitamine, sali minerali e antiossidanti importanti per il nostro organismo. A riguardo, non ci sono delle vere e proprie controindicazioni. Quello che si può segnalare, però, è di prestare attenzione se si soffre di colon irritabile, dato che la loro assunzione potrebbe portare a gonfiori e fermentazioni intestinali: se hai dei dubbi a riguardo rivolgiti al tuo medico, perché ogni individuo è diverso da un altro e non è detto che si abbiano le stesse conseguenze.
Non sono da paragonare poi le proprietà delle albicocche fresche con quelle delle albicocche disidratate, che sono state private dell’acqua e per questo hanno una maggiore concentrazione di zuccheri e di calorie, pari rispettivamente a 24,2 gr e 107 kcal ogni 30 gr, che equivale a una porzione: a loro discolpa, aumentano anche il calcio e il fosforo.
Infine, una nota: nel 2016 l’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha condiviso un parere in cui mette in luce i rischi di consumare i semi crudi del nocciolo che contengono un composto di origine naturale chiamato amigdalina e che, una volta ingerito, può decomporsi in acido cianidrico (cianuro), un veleno pericoloso per l’uomo. In commercio sono venduti con il nome di armelline, hanno la forma di mandorla e si caratterizzano per il tipico gusto amarognolo, apprezzato in pasticceria: per la potenziale pericolosità da integri se ne sconsiglia il consumo (il limite di sicurezza è di 370 mg per l’adulto e 60 mg per i bambini piccoli) e, per questo, se ne usa l’essenza (innocua) a scopo aromatico.