Non è tra le marche più conosciute, ma è la migliore del test: l’acqua vincente costa solo 25 centesimi a bottiglia. Bocciate invece 6 acque minerali per la presenza di sostanze inquinanti come il TFA, appartenente alla famiglia dei PFAS.
In un mercato dove la scelta dell’acqua minerale sembra spesso guidata solo dalla marca o dall’abitudine, Altroconsumo torna a fare chiarezza con il suo atteso test comparativo aggiornato a maggio 2025. L’organizzazione ha analizzato 21 delle principali acque minerali naturali vendute in Italia, valutandole secondo criteri scientifici e oggettivi: contenuto di sali minerali, presenza di contaminanti (come i PFAS, e in particolare il TFA), chiarezza e completezza dell’etichetta, qualità del packaging e, non meno importante, rapporto qualità/prezzo.
Il risultato è una classifica sorprendente, in cui alcune acque a marchio della grande distribuzione superano per qualità anche le etichette più famose. In cima alla graduatoria si piazza Blues (Eurospin), che conquista la doppia menzione di Migliore del Test e Miglior Acquisto, grazie a un'eccellente composizione chimica, un packaging ben fatto e un prezzo straordinariamente basso: appena 0,25 euro per una bottiglia da 1,5 litri.
Non mancano però i dati preoccupanti: sei marche sono state penalizzate per la presenza di TFA (acido trifluoroacetico), un contaminante della famiglia dei PFAS, oggi sotto la lente della comunità scientifica per la sua persistenza ambientale e i possibili rischi per la salute. Questo elemento ha influito negativamente su diverse valutazioni, dimostrando come il prezzo o il nome non bastino per garantire sicurezza e qualità.
Una guida che è uno strumento utile per orientarsi tra le tante proposte sugli scaffali del supermercato, con l’obiettivo di fare scelte più consapevoli per la propria salute e per il portafoglio.
La migliore del test e la scelta di Altroconsumo in questo caso coincidono: Blues (Eurospin) Naturale è risultata la migliore del test in assoluto, ottenendo il punteggio più alto tra tutte le acque analizzate. Si tratta di un'acqua raccolta dalla stessa sorgente e imbottigliata dalla stessa azienda che produce pure Acqua Sant'Anna, che però ha un prezzo decisamente maggiore: Fonti di Vinadio S.p.A.
Non contiene TFA (acido trifluoroacetico), sostanza della famiglia dei PFAS rilevata in altre marche, ha buone caratteristiche chimiche (basso residuo fisso e contenuto di nitrati molto sotto i limiti) e, non ultimo, è anche la più economica tra quelle di alta qualità. Infine, il packaging è stato valutato positivamente sia in termini di etichette chiare che di materiale utilizzato.
Ecco quali sono le altre marche che i test condotti da Altroconsumo hanno valutato:
Il recente test condotto da Altroconsumo su 21 marche di acqua minerale naturale vendute in Italia ha evidenziato la presenza di acido trifluoroacetico (TFA), una sostanza appartenente alla famiglia dei PFAS, in diverse bottiglie. Ma cos'è il TFA e perché è rilevante? Il TFA è un composto chimico derivato dalla degradazione di alcuni PFAS e pesticidi. È altamente solubile, stabile e difficile da eliminare, il che lo rende persistente nell'ambiente e potenzialmente preoccupante per la salute umana.
Sei marche di acqua minerale sono state penalizzate nel test a causa di elevate concentrazioni di TFA: Acqua Panna, Esselunga Ulmeta, Maniva, Saguaro (Lidl), Levissima, Fiuggi (penalizzata anche per l'elevata quantità di arsenico e l'impatto ambientale dell'imballaggio). Tre marche sono risultate esenti da TFA ovvero Blues Sant’Antonio (Eurospin), Conad Valpura e San Benedetto Eco Green, indicate come le migliori scelte in termini di qualità e sicurezza.
Sebbene attualmente non esistano limiti normativi specifici per il TFA nelle acque potabili, la sua presenza è motivo di attenzione. La comunità scientifica e le autorità stanno valutando l'introduzione di regolamentazioni più stringenti per monitorare e limitare la presenza di PFAS, inclusi i composti come il TFA, nell'acqua destinata al consumo umano.