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9 Giugno 2025 13:00

Verdi, gialli e rossi: tutto quello che devi sapere sui peperoni

Belli, colorati, croccanti e da mangiare sia crudi che cotti: stiamo parlando dei peperoni, uno degli ortaggi simbolo dell'estate. Nonostante siano sempre deliziosi, esistono delle differenze di sapore in base al loro colore.

A cura di Arianna Ramaglia
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L’arrivo dell’estate, oltre al sole e al caldo, porta anche tantissime novità sulle nostre tavole: tra questi non possiamo non nominare i peperoni. Gialli, rossi o verdi che siano, si possono preparare in tantissimi modi, sono gustosi sia cotti che crudi e sono ricchissimi di proprietà benefiche. Esistono tante varianti italiane dei peperoni, ma qual è la differenza tra i diversi colori? Te lo spieghiamo in questo articolo.

Un po’ di storia del peperone

Nonostante oggi sia uno degli alimenti principali della nostra dieta, il peperone in realtà nasce in America: le prime testimonianze sulla sua raccolta risalgono a circa 9.000 anni fa in Messico, dove veniva utilizzato anche per scopi rituali e medici.

Appartenente alla famiglia delle Solanaceae e al genere Capsicum, ha trovato terreno fertile in Italia, dopo che Cristoforo Colombo portò alcuni semi in Europa in seguito al suo secondo viaggio nelle Americhe nel 1493. Nel nostro Paese è molto apprezzato soprattutto nelle regioni del Sud, come la Calabria e la Sicilia, grazie al loro clima caldo e soleggiato.

Peperone verde

Passiamo ora alle differenze tra le varie tipologie, o meglio, tra i vari colori: partiamo con quello verde che non è altro che un peperone che non ha raggiunto il giusto grado di maturazione e, per questo, anche più economico rispetto agli altri. Dal gusto pungente e deciso, il suo colore è dato dalla presenza dei pigmenti di clorofilla e, seppure immaturo, è decisamente commestibile e, anzi, incredibilmente delizioso: viene solitamente preparato fritto ma anche come contorno in padella, magari da abbinare a una deliziosa carne di manzo.

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Peperone giallo e arancione

Continuiamo con i peperoni che hanno raggiunto una certa maturazione: secondo uno studio, durante il processo, i pigmenti di clorofilla si decompongono, lasciando spazio ad altri tipi di pigmenti, chiamati carotenoidi. I peperoni gialli devono la loro colorazione principalmente alla zeaxantina e alla luteina, ma anche all’alfa-carotene e al beta-carotene (noto per determinare quel bel colore acceso delle carote), presente in quantità maggiore nei peperoni arancioni. Con un gusto più dolce rispetto a quelli precedenti, sono teneri e succosi, e la presenza dei carotenoidi contribuisce a un’azione antiossidante. In cucina sono perfetti da inserire crudi all’interno di un’insalata ma anche preparati in agrodolce sono irresistibili.

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Peperone rosso

Concludiamo con il peperone che è arrivato al massimo punto di maturazione: il peperone rosso, il cui colore è dovuto alla produzione di due specifici carotenoidi, la capsantina e la capsorubina. È il più dolce tra le varietà – e per questo anche il più amato – è incredibilmente ricco di vitamine e ha una polpa croccante e profumatissima. Puoi gustare i tuoi peperoni rossi gratinati al forno o saltati in padella con le patate; se hai voglia di una cena diversa dal solito invece, puoi provare delle deliziose cotolette vegetariane di peperoni.

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Quello che i piatti non dicono
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