Belli, colorati, croccanti e da mangiare sia crudi che cotti: stiamo parlando dei peperoni, uno degli ortaggi simbolo dell'estate. Nonostante siano sempre deliziosi, esistono delle differenze di sapore in base al loro colore.
L’arrivo dell’estate, oltre al sole e al caldo, porta anche tantissime novità sulle nostre tavole: tra questi non possiamo non nominare i peperoni. Gialli, rossi o verdi che siano, si possono preparare in tantissimi modi, sono gustosi sia cotti che crudi e sono ricchissimi di proprietà benefiche. Esistono tante varianti italiane dei peperoni, ma qual è la differenza tra i diversi colori? Te lo spieghiamo in questo articolo.
Nonostante oggi sia uno degli alimenti principali della nostra dieta, il peperone in realtà nasce in America: le prime testimonianze sulla sua raccolta risalgono a circa 9.000 anni fa in Messico, dove veniva utilizzato anche per scopi rituali e medici.
Appartenente alla famiglia delle Solanaceae e al genere Capsicum, ha trovato terreno fertile in Italia, dopo che Cristoforo Colombo portò alcuni semi in Europa in seguito al suo secondo viaggio nelle Americhe nel 1493. Nel nostro Paese è molto apprezzato soprattutto nelle regioni del Sud, come la Calabria e la Sicilia, grazie al loro clima caldo e soleggiato.
Passiamo ora alle differenze tra le varie tipologie, o meglio, tra i vari colori: partiamo con quello verde che non è altro che un peperone che non ha raggiunto il giusto grado di maturazione e, per questo, anche più economico rispetto agli altri. Dal gusto pungente e deciso, il suo colore è dato dalla presenza dei pigmenti di clorofilla e, seppure immaturo, è decisamente commestibile e, anzi, incredibilmente delizioso: viene solitamente preparato fritto ma anche come contorno in padella, magari da abbinare a una deliziosa carne di manzo.
Continuiamo con i peperoni che hanno raggiunto una certa maturazione: secondo uno studio, durante il processo, i pigmenti di clorofilla si decompongono, lasciando spazio ad altri tipi di pigmenti, chiamati carotenoidi. I peperoni gialli devono la loro colorazione principalmente alla zeaxantina e alla luteina, ma anche all’alfa-carotene e al beta-carotene (noto per determinare quel bel colore acceso delle carote), presente in quantità maggiore nei peperoni arancioni. Con un gusto più dolce rispetto a quelli precedenti, sono teneri e succosi, e la presenza dei carotenoidi contribuisce a un’azione antiossidante. In cucina sono perfetti da inserire crudi all’interno di un’insalata ma anche preparati in agrodolce sono irresistibili.
Concludiamo con il peperone che è arrivato al massimo punto di maturazione: il peperone rosso, il cui colore è dovuto alla produzione di due specifici carotenoidi, la capsantina e la capsorubina. È il più dolce tra le varietà – e per questo anche il più amato – è incredibilmente ricco di vitamine e ha una polpa croccante e profumatissima. Puoi gustare i tuoi peperoni rossi gratinati al forno o saltati in padella con le patate; se hai voglia di una cena diversa dal solito invece, puoi provare delle deliziose cotolette vegetariane di peperoni.