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12 Settembre 2025 13:00

Uva Italia: com’è fatta e perché è così diffusa

Tra i molti prodotti d’eccellenza che vanta l’Italia spicca l’uva, e non solo quella da vino: il nostro paese è pieno di tipologie di uva destinate a essere “da tavola”, ovvero a essere mangiate fresche. Tra tutte l’uva Italia è da sempre la più amata e desiderata, ma perché è così diffusa? Scopriamo tutte le caratteristiche che la rendono la varietà da tavola più diffusa.

A cura di Martina De Angelis
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Italia e uva sono un binomio inscindibile: il nostro è il paese che produce più uva a livello europeo ed è anche uno dei maggiori esportatori di tutte e due le tipologie di uva richieste, quella “da tavola” destinata al consumo fresco (o alla preparazione di succhi, confetture, ecc.) e quella da vino, ovvero destinata principalmente alla vinificazione. Solo nella penisola italiana esistono più 180 varietà di uva da tavola, coltivate soprattutto nelle regioni meridionali e centrali come Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Lazio e Abruzzo, ciascuna con le sue caratteristiche peculiari, alcune più nicchia e altre più conosciute. Una delle più conosciute e apprezzate tra le tipologie di uva da tavola è l’uva Italia, una vera star della categoria: riconoscibile per i suoi grappoli generosi, con grandi acini ovali di colore giallo-verde, oggi è diffusa in tutta Italia pur essendo tipica principalmente del meridione. Ma cosa la rende così amata? Ecco tutti i segreti del successo dell’uva Italia.

Che cos’è l’uva Italia

L’uva Italia è un vitigno da tavola bianco tra i più amati sia a livello nazionale sia a livello mondiale: è diffusa in tutta la penisola anche se la maggior parte delle coltivazioni si trovano al sud, dove esistono anche varianti particolarmente pregiate come Uva Italia da Tavola di Canicattì Igp. L’Uva Italia non è una tipologia naturale ma un prodotto ibrido ottenuto nel 1911 dal professor Alberto Pirovano unendo due diverse varietà di uva, Bicane e Moscato d’Amburgo. Questa ibridazione ha portato alla nascita di un prodotto che ha il meglio delle due tipologie di partenza, in particolare acini grandi e dalla polpa succosa, dalla consistenza croccante e dalla dolcezza spiccata, caratteristiche che hanno reso l’uva Italia particolarmente amata sia per il consumo fresco che per la preparazione di confetture, succhi e dolci.

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Perché l’uva Italia è così diffusa e apprezzata?

Abbiamo già parzialmente risposto alla domanda: l’uva Italia è la varietà da tavola più diffusa e amata proprio per le sue incredibili caratteristiche organolettiche. Come accennato, ciò che rende questa varietà speciale è il suo sapore: i grandi acini di colore giallo-verde sono croccanti e succosi allo stesso tempo, hanno un gusto dolcissimo, molto inteneso, ma con un particolare retrogusto aromatico di moscato che li rende davvero unici.

Il sapore non è però l’unica motivazione che spiega l’enorme diffusione dell’uva Italia. Questa pianta, infatti, deve il suo primato all’ottima produttività e alla buona conservazione della pianta, molto più resistente rispetto ad altre tipologie soprattutto a intemperie e agenti atmosferici particolarmente aggressivi. Inoltre è un tipo di uva dalla maturazione tarda – si trova a partire dalla metà di settembre fino all’inizio di ottobre – ed è un’uva dalla shelf-life piuttosto lunga, caratteristica che la rende facile da commerciare.

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Tutti questi elementi hanno permesso all’uva Italia di diventare la varietà da tavola per eccellenza per tantissimi anni, amatissima dai consumatori per essere mangiata fresca, ma anche per essere trasformata in succhi e confetture. Nonostante il suo grande successo l’uva Italia ha avuto un calo di produzione a causa di diversi fattori: prima di tutto l’introduzione di nuove varietà sul mercato, ma anche per la maggiore necessità di manodopera che richiede (in particolare per il diradamento degli acini) e per i suoi grappoli uniformi e dalle dimensioni modeste, al contrario di quelli richiesti attualmente che sono più pesanti e quindi “più remunerativi” per i produttori.

Questo vuol dire che l’uva Italia è in declino? Per fortuna no, anche se gli ettari destinati alla sua coltivazione sono drasticamente diminuiti rispetto a un tempo. Nonostante i cambiamenti che la circondano, però, questa storica varietà di uva è forte di una tradizione vinicola che le permette di resistere: forse non sarà più la varietà più diffusa in assoluto, ma ha ancora la sua nicchia che non rinuncia al suo gusto intenso e irresistibile.

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