
In una piccola comunità di nativi americani del Nebraska, negli Stati Uniti, c'è un'iniziativa educativa molto particolare. Si chiama farm to school ed è un progetto pensato dalla Umoⁿhoⁿ Nation, una scuola situata sulla riserva Omaha a Macy. Si sta cercando di ripristinare la connessione tra i giovani con il cibo tradizionale tanto caro agli indigeni, e lo stanno facendo attraverso iniziative socio-culturali ed economiche. Il programma coinvolge gli studenti in diversi settori tra raccolta e preparazione dei cibi, rappresentando un esempio su come le scuole tribali negli Usa stiano provando a contrastare le difficoltà alimentari e sociali. L'idea è quella di riportare in vita tradizione indigene promuovendo una maggiore sovranità tribale.
Un'iniziativa radicata nella comunità
La farm to school della Umoⁿhoⁿ Nation nasce con l'intento di migliorare l'accesso al cibo sano e nutriente per gli studenti e le loro famiglie. Macy, la cittadine che ospita la scuola, viene considerata un "deserto alimentare" perché non c'è un vero e proprio supermercato. Per ovviare questa realtà, la scuola ha dato vita a giardino comunitario dove i ragazzi possono imparare a coltivare. Allora ecco che si arriva a produrre cifre come 25 mila piante all'anno tra pomodori, peperoni, cipolle, zucchine e melanzane.

Il progetto sta insegnando a tanti ragazzi abilità agricole e culinarie e conferisce loro anche un profondo senso di orgoglio culturale. Studenti come Emilie Lyons, una quattordicenne che ha partecipato al programma, raccontano di come la coltivazione dei prodotti li abbia avvicinati alla loro eredità indigena. Per Emilie la coltivazione di piante come il mais tradizionale ha avuto un impatto significativo, non solo sulla sua crescita personale ma anche sul suo rapporto con il cibo e la cultura della sua comunità.

"Questa è stata la mia prima esperienza con la coltivazione – ha detto Emilie Lyons al The Guardian – è stata una sensazione meravigliosa piantare un seme, vederlo crescere e consegnare il prodotto finito in un negozio di frutta e verdura. Mentre camminavo con i miei amici accanto al bar della scuola, mi sono stupita vedendo l'orto coltivato e, pensando tra me e me, che ero stata io a coltivare tutto quello".
Lotta contro la scarsità di risorse e l'insicurezza alimentare
Nonostante il successo del programma, la Umoⁿhoⁿ Nation ha affrontato diverse difficoltà: carenza di acqua e necessità di un'adeguata documentazione per i partecipanti. Date le precarie le condizioni in cui vivono con le famiglie, è spesso difficile reperire documenti come il certificato di nascita o il numero di sicurezza sociale. Eppure possiamo raccontare che l'iniziativa è riuscita ampiamente a superare tutti quelli che sembra divieti e impossibilità nel lanciare un progetto tanto importante.

Preziosi sono stati gli aiuti ricevuti da diverse istituzioni come il dipartimento del Lavoro del Nebraska o fondazioni private che hanno donato diversi fondi. Insomma questo progetto ha cercato di riportare il cibo tradizionale dei nativi americani nelle mense scolastiche. L'uso di ingredienti nativi come mais o carne di bisonte sta prendendo man mano corpo con l'obiettivo di rinnovare le tradizioni culinarie indigene ed educare i giovani a un'alimentazione sana. Il cibo è uno degli elementi chiave per ricollegarsi alle proprie tradizioni e, per questa ragione, il programma ha offerto agli studenti la possibilità di diventare custodi delle proprie radici culturali. In questo modo si è creato un legame forte con la terra e con le tradizioni del passato, per un futuro che sia più sano, più "green"e più consapevole.