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9 Ottobre 2022 13:00

Simboli della lavastoviglie: la guida per capirne il significato

Lavaggio breve, programma eco o mezzo carico: impariamo il significato dei simboli della lavastoviglie per usarla correttamente e senza sprechi.

A cura di Rossella Croce
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Elettrodomestico ormai indispensabile, sogno proibito di tutti gli universitari fuori sede costretti a lavare pile di piatti: parliamo della lavastoviglie, migliore amica di chi ama cucinare ma che di far brillare pentole e padelle a mano non ne vuole proprio sapere.

Lavaggio breve, mezzo carico, eco friendly o alta pressione: tra le tante possibilità che ci offrono le lavastoviglie di ultima generazione è importante saper scegliere il programma e il lavaggio più adatto alle proprie esigenze. Come fare? La cosa più importante è conoscere il significato dei simboli che troviamo sul display o sul pannello dei comandi, così da scegliere il programma, utilizzare correttamente la lavastoviglie e massimizzare i risultati. Tra numeri, gradi, soli stilizzati e bicchieri delicati: ecco una guida per imparare i significati dei simboli della lavastoviglie e qualche consiglio per usarla alla perfezione.

Simboli della lavastoviglie: cosa significano

Come riconoscere i simboli presenti sulla lavastoviglie? Cosa significano i diversi simboli presenti sul pannello dei comandi della lavastoviglie? Nel dettaglio:

  • Lavaggio Eco a 50°: programma eco sostenibile a bassa temperatura, ideale per chi è attento ai consumi e al peso della bolletta. Lavaggio non particolarmente adatto in caso di stoviglie molto sporche perché la forza pulente è inferiore rispetto ad altri programmi.
  • Rapido a 60°- 70°: programma di lavaggio intensivo, breve e ad alte temperature. Sfruttando la forza del calore e le alte temperature, è possibile risparmiare in termini di tempo ma non di consumo di energia.
  •  Automatico 45° – 65°: la lavastoviglie si "autoregola". Le impostazioni, la forza del gettito e la temperatura dell'acqua vengono modificati in automatico; ottimo per chi non ha voglia di pensare troppo ma non può rinunciare a stoviglie pulite e brillanti.
  • Glass 40°: programma ideale per le stoviglie più delicate, in particolare per bicchieri e stoviglie di vetro.
  • Prelavaggio: breve ciclo di risciacquo prima del lavaggio vero e proprio. Utile per dare una rinfrescata veloce a piatti e bicchieri, soprattutto se sono in lavastoviglie da un po'.
  • Mezzo carico: con questo programma possiamo ridurre sensibilmente il consumo di acqua e di energia.
  • Sale: se vedi accendersi una spia con il simbolo della "S" allora è tempo di ricaricare il sale per lavastoviglie.
  • Brillantante: spia con il simbolo di un piccolo sole stilizzato, indica la presenza o l'assenza  del brillantante.

Cosa non lavare il lavastoviglie

Possiamo lavare davvero tutto il lavastoviglie? La risposta, purtroppo, è no: nonostante sia un'alleata preziosa in cucina, la lavastoviglie non è sempre la scelta migliore e, per alcuni tipologie di strumenti da cucina, può risultare perfino dannosa. Cosa non mettere mai in lavastoviglie?

  • Utensili in legno e bambù: il legno e il bambù sono materiali particolarmente delicati. Il contatto con acqua bollente e vapore potrebbe causare delle crepe, favorendo lo sviluppo di batteri, motivo per cui da tempo sono banditi nelle cucine dei ristoranti. Mestoli e tagliere di legno potrebbero inoltre assorbire le sostanze chimiche presenti nel sapone per lavastoviglie e successivamente contaminare gli alimenti.
  • Pentole e padelle in ghisa: la ghisa è un materiale particolarmente delicato che tende facilmente ad arrugginirsi. Evita di usare la lavastoviglie per gli strumenti fatti di ghisa, è preferibile lavarli a mano con un panno o una spugna non abrasiva.
  • Tegami in rame: la lavastoviglie potrebbe opacizzare la superficie di pentole, padelle e tegami in rame. Meglio, anche in questo caso, andare di gomito.
  • Piatti decorati: decorato fa rima con delicato. Se hai dei piatti decorati, smaltati o dipinti a mano, meglio prendersene cura e usare una spugna in microfibra e del sapone poco aggressivo.
  • Teglie in alluminio: suscettibili a graffi e incredibilmente leggere, se non sono usa e getta, meglio lavarle a mano.
  • Stoviglie con adesivi: le alte temperature e il vapore prodotto dalla lavastoviglie "sciolgono" la colla degli adesivi che, staccandosi, finiranno nel filtro della lavastoviglie, otturandolo.
  • Coltelli pregiati: le lame, sopratutto se appena affilate, sono davvero molto delicate; meglio pulirle con una semplice spugna non abrasiva.
  • Bicchieri in cristallo: con i lavaggi in lavastoviglie, il vetro e il cristallo perdono trasparenza e lucentezza, per non parlare della delicatezza che contraddistingue questo materiale.
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Quello che i piatti non dicono
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