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Riso in cagnone: la ricetta del piatto tipico della cucina del Nord Italia

Preparazione: 20 Min
Cottura: 20 Min
Difficoltà: Facile
Dosi per: 4 persone
A cura di Stefania Zecca
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ingredienti
Riso
320 gr
Parmigiano grattugiato
200 gr
Burro
100 gr
Salvia
8 foglie
Aglio
1 spicchio
Sale fino
q.b.

Il riso in cagnone è un primo semplice e gustoso, tipico della cucina del Nord Italia e in particolare della Lombardia e del Piemonte, territori specializzati nella coltivazione e produzione di riso. Una pietanza antica e legata alla tradizione contadina, consumata un tempo al termine di una lunga giornata di lavoro nei campi.

Non si tratta di un riso in bianco, né tantomeno di un classico risotto. Si cuoce il riso in acqua bollente e salata, e poi si scola con una schiumarola, lasciandolo leggermente liquido e non troppo asciutto. Si versa in una padella, in cui sarà stato sciolto abbondante burro con uno spicchio di aglio e le foglie di salvia, e si mescola velocemente.

Si cosparge il riso con abbondante parmigiano grattugiato ed ecco pronto un piatto saporito e corroborante, ideale da gustare ben caldo durante una fredda giornata invernale. Quello in cagnone è quindi un riso che non va mantecato: per questo è preferibile scegliere un riso superfino, dal chicco grosso, lungo e che si mantiene perfettamente al dente; tra le varietà più famose, oltre al Carnaroli, sicuramente il più celebre, troviamo l'Arborio e il Baldo, da preferire per questa preparazione.

Come la gran parte delle ricette della tradizione, ne esistono numerose versioni differenti: c'è chi arricchisce il riso con della pasta di salame o chi sostituisce la salvia con altre erbette aromatiche. In alcuni paesini della provincia piemontese, invece, ne esiste una variante condita con una sorta di ragù veloce, chiamata appunto sugo al cagnun.

Scopri come realizzare il riso in cagnone seguendo passo passo procedimento e consigli. Prova anche la polenta e bruscitt e la cassoeula.

Come preparare il riso in cagnone

Sciacqua il riso, scolalo e versalo in una pentola capiente 1.  in in un litro di acqua bollente

Copri con un litro di acqua 2, aggiungi il sale, metti sul fuoco e fai cuocere per circa 15 minuti, o comunque per il tempo indicato sulla confezione.

Nel frattempo sciogli il burro in un tegame con le foglie di salvia e l'aglio intero, privato della buccia 3.

Appena il burro inizierà a diventare color nocciola, elimina l'aglio 4.

Lascia la salvia 5.

Non appena il riso sarà pronto, scolalo con la schiumarola 6.

Versalo nella padella con il burro 7.

Mescola con cura per condire il riso uniformemente 8.

Trasferisci il riso in un piatto da portata 9.

Completa con una spolverizzata di parmigiano grattugiato 10.

Il  riso in cagnone è pronto per essere gustato 11.

Conservazione

Si consiglia di preparare il riso in cagnone e gustarlo ben caldo e al momento. Se dovesse avanzare, puoi conservarlo in frigorifero per un giorno, all'interno di un apposito contenitore ermetico, scaldandolo con un goccino di brodo al momento del consumo.

Origine del nome

Il nome della ricetta deriva da cagnun, che, nei dialetti delle zone di origine, significa "larva di insetto": questo perché i chicchi di riso, una volta lessati, assumono una forma tozza e irregolare che può appunto ricordare quella di una piccola larva.

Di origine antiche e popolari, il riso in cagnone veniva tradizionalmente consumato dai pastori e dai contadini, dopo una faticosa giornata di lavoro, ed era realizzato con ingredienti semplici, ma molto energetici, tipici del territorio, quindi riso, burro, formaggio e salvia.

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