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20 Agosto 2025 12:43

Quando basta solo un boccone (o quasi) per saziarti: così l’Ozempic sta cambiando le regole a tavola

Ozempic cambia le abitudini a tavola: negli USA crescono i menu ridotti. I ristoranti propongono piatti mini per clienti sazi dopo pochi bocconi. Scopriamo insieme questo nuovo "stile di vita".

A cura di Enrico Esente
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C'è una nuova attitudine che sta riscrivendo le leggi a tavola e che, giorno dopo giorno, sta prendendo sempre di più il sopravvento. Stiamo parlando dell'Ozempic-menu, ed è un fenomeno culinario che sta trasformando la ristorazione. Partito dagli Stati Uniti, qui l'utilizzo dei farmaci GLP-1 come appunto Ozempic, Wegovy e Mounjaro è in costante crescita. Questi riducono drasticamente la fame e sono utilizzati da tutti coloro che vogliono perdere peso velocemente. Secondo un rapporto della società di consulenza PwC, pubblicato nell’ottobre 2024, circa l'8-10% degli americani fa già utilizzo di questi medicinali e il 30/35% sarebbe interessato ad assumerli.

Che cos'è l'Ozempic menu e perché sta cambiando la ristorazione

Chi fa uso dei farmaci GLP-1 non è più in grado di affrontare un pasto intero: bastano giusto pochi bocconi, un paio di sorsi di una bibita e il senso di fame svanisce. Chiaramente questa è una cosa che, come dicevamo, sta riscrivendo il galateo della tavola. Diversi ristoranti, soprattutto quelli più rigorosi, starebbero pensando di cambiare i loro menu per adattarsi a una clientela che a questo punto non va più soddisfatta con l'abbondanza, ma con piccole quantità. Con questa "medicina" che toglie l'appetito, i ristoranti non possono più ignorare lo spreco di cibo che viene fatto quotidianamente ed è per questo che stanno pensando all'Ozempic menu, ossia delle portate "in miniatura" per chi fa uso di farmaci.

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A riportare la questione è stato il New York Times che ha segnalato alcuni locali, soprattutto a New York, in cui questa "rivoluzione" è già iniziata. Qui c'è il Clinton Hall che è un luogo in cui i piatti abbondanti sembrerebbero essere parte integrante della filosofia del ristorante. Tavolate piene di birre alla spina, hamburger giganti, immense porzioni di patatine fritte, eppure è proprio qui che nasce il "teeny-weeny mini meal". Il Nyt spiega che si tratta di un pasto in versione ridotta, una sorta di menu bambini per adulti, dedicato a chi utilizza farmaci GLP-1. Il costo è di soli otto dollari e al tavolo ti arriva un mini burger da 60 grammi, 40 grammi di patatine fritte e minuscola bevanda da 150 ml. Una scelta, quella fatta da questo locale, per combattere gli sprechi alimentari.

Questi medicinali riducono non solo il senso di fame ma anche il desiderio di alcol. Così come per i ristoranti, anche diversi bar stanno cambiando i loro menu. Al Fleur Room, sempre a New York, si può gustare il "mini martini", ossia un formato da 60 ml per chi vuole bere ma in quantità ottimali. Dall'America spiegano che, inizialmente scettici, alcuni bartender sono invece sorpresi da questa scoperta. Mettere i mini cocktail nel menu fidelizza i clienti. C'è infatti anche chi preferisce ordinarne due in formato ridotto invece di un unico più grande (formato standard). Insomma una trovata che fa sentire il cliente a proprio agio nonostante le abitudini di molti stiano cambiando.

Vantaggi e sospetti per il futuro

Per i clienti che assumono Ozempic, quanto sta accadendo nel mondo della ristorazione statunitense, è una sorta di liberazione. Nessuna pressione a mangiare oltre il necessario, niente sprechi e la possibilità di gustare piatti di qualità in piccole dosi.

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Mini Martini – Foto da Instagram – Fleurroomny

Un fenomeno che sta arrivando anche in Europa e, di conseguenza, in Italia. Molti esperti parlano di rivoluzione culturale, non di "moda americana". In un'intervista rilasciata al Gambero Rosso, il giornalista Nicola Villa (che ha scritto un intero libro sull'Ozempic), ha spiegato che questi farmaci rappresentano una nuova frontiera. Sostiene che non siano utili solo a ridurre il senso di appetito ma che spingano le persone a orientarsi verso cibi più sani, evitando grassi e zuccheri. Insomma per l'esperto assumere questi farmaci equivale a una "orechestrazione intelligente del metabolismo": si mangia meno, si digerisce più lentamente e la glicemia resta sotto controllo.

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Quello che i piatti non dicono
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