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16 Maggio 2025 15:00

Quali sono le differenze tra spalla e prosciutto cotto

Due derivati del maiale molto apprezzati e spesso presenti sulle nostre tavole. Scopriamo insieme la differenza tra spalla cotta e prosciutto cotto: come vengono prodotte e come cambia il sapore.

A cura di Enrico Esente
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Sono tante le persone che confondono spalla cotta di maiale e prosciutto cotto, due salumi che sembrerebbero uguali ma che in realtà sono totalmente differenti a partire dalla parte anatomica da cui sono ricavate. Per chiarirti ogni dubbio è necessario che tu sappia che la spalla deriva dalla zampa anteriore del suino, il prosciutto è realizzato dalla zampa posteriore: una zona più grande e carnosa. A cambiare tanto è soprattutto il processo di lavorazione: andiamo a spiegare come vengono prodotti questi due salumi per arrivare alla "forma" che conosciamo tutti.

Differenze tra spalla cotta e prosciutto cotto

Probabilmente sono due alimenti che consumi spesso e che ti trovi ad acquistare almeno una volta al mese o addirittura a settimana. Essendo più o meno "simili" nella forma e forse anche nel sapore, ti sei sempre chiesto quali fossero le differenze tra i due prodotti. Adesso le andremo ad elencare una per una.

1. Si ricavano da due parti differenti del maiale

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Come abbiamo accennato poco fa, nonostante simili, questi due salumi si ricavano da due parti diverse del suino. La spalla si ricava dalla zampa anteriore e solitamente ha un peso che va dai 4 ai 6 kg. La carne è più consistente e grassa rispetto a quella del prosciutto. Al contrario il prosciutto cotto si ricava dalla zampa, ma dalla parte posteriore del maiale, quindi dalla coscia. Da questo taglio è possibile ricavare anche la carne per il culatello e il fiocchetto. 

2. Il processo di lavorazione

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La prima cosa da fare per ricavare la spalla è quella di rimuovere i tendini e il grasso in eccesso. Dopo quest'operazione, il prodotto viene messo crudo in un composto di sale e aromi naturali (pepe nero, cannella, aglio e noce moscata) per circa due settimane. L'azione successiva è la "massaggiatura" ossia un'operazione necessario all'assorbimento di sale aromi nella carne. Il terzo step è quello di asportare l'osso e inserire la spalla nella vescica di scrofa per poi legarla a mano mediante l'utilizzo di spago da cucina. A quel punto non resta che mettere il salume a stagionare (circa due mesi) per poi cuocerla in acqua o al vapore. Essendo lavorata in questo modo, il sapore della spalla risulterà più carico e saporito con una forte prevalenza degli aromi che la carne ha assorbito durante la fase della massaggiatura.

Passiamo al prosciutto cotto la cui lavorazione è differente rispetto alla spalla e sicuramente più industriale. La coscia posteriore del maiale viene disossata e siringata con una miscela di acqua, sale e aromi naturali che serve a insaporire e intenerire la carne. Il secondo processo viene chiamato "zangolatura" che serve a estrarre le proteine della carne e dare al prodotto la giusta compattezza. Una volta fatto questo il prosciutto viene messo in stampi di alluminio (che gli conferiscono la forma che conosciamo) e cotto in forno o al vapore per circa 13-2o ore. Successivamente viene fatto raffreddare, pastorizzare, nuovamente raffreddare e poi, prima di essere reso disponibile per la vendita, viene confezionato nelle classiche buste di alluminio che siamo abituati a vedere al supermercato.

3. Forma e sapore dei due prodotti

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La spalla cotta, come quella di San Secondo, ha una forma più tonda e massiccia. Il colore della carne è rosa intenso con venature bianche con un odore più intenso. Il sapore risulta più dolce e speziato dovuto agli aromi utilizzati durante la fase di lavorazione. La forma del prosciutto cotto invece è stondata è la carne è di un colore rosa chiaro che presenta sottili bordature di grasso. Il sapore è più sapido e delicato rispetto a quello della spalla.

4. Valori nutrizionali

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Prendiamo in considerazione 100 grammi di prodotto. La spalla è più grassa con circa 6 grammi per ogni etto e, come apporto energetico, vale 128 calorie. Di seguito il sodio è pari allo 0,1g  e 19g di proteine. Le caratteristiche nutrizionali del prosciutto cotto sono fondamentalmente simili. Questo però è più ricco di sodio per il sale aggiunto durante la siringatura e leggermente più proteico (19,8g). Il prosciutto presenta ottime quantità di vitamine del gruppo B e, come apporto energetico, 100g equivalgono a 215 calorie. 

6. Come si consumano a tavola

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Sostanzialmente tutti e due salumi sono ottimi come antipasto. La spalla si può mangiare sia cotta sia cruda ma, in quest'ultimo caso, è meglio che sia ben stagionata. Ottima con il pane caldo e abbinata verdure di stagione. Con il prosciutto cotto invece ci si può sbizzarrire, perfetto con un panino come ciabatta calda, croccante e con poca mollica, con un tramezzino o in una schiacciata. Si può abbinare a verdure grigliate o sott'olio e con latticini freschi come mozzarella di bufala, fiordilatte, ricotta o con formaggi stagionati. 

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