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Spesso ignorata nei giardini o rimossa dagli orti come fosse un'erbaccia, la portulaca oleracea è in realtà una pianta dalle straordinarie proprietà nutrizionali e terapeutiche. Conosciuta anche come porcellana, questa pianta succulenta cresce spontaneamente in molte zone temperate e tropicali del mondo, compresa l’Italia, e viene impiegata sia in cucina sia in fitoterapia. Ha foglie carnose, un gusto lievemente acidulo e una resistenza sorprendente alla siccità, caratteristiche che la rendono adatta anche all’agricoltura sostenibile.
Fin dall’antichità, la portulaca è stata utilizzata in varie tradizioni – dalla medicina greca a quella cinese – per trattare disturbi infiammatori, cutanei e digestivi. Oggi, con l'avanzamento delle ricerche scientifiche, molte delle sue virtù sono state confermate anche dalla medicina moderna.
Proprietà nutrizionali e benefici per la salute
La portulaca è una miniera di sostanze bioattive: cresce rigogliosa nei mesi più caldi, da maggio a settembre, e si raccoglie fino all'autunno. Ama il sole e il clima asciutto, ma scompare con l'arrivo delle prime gelate.. È una delle rare piante vegetali ricche di acidi grassi omega-3 (acido alfa-linolenico), fondamentali per la salute cardiovascolare. Contiene anche vitamina C, vitamina A, vitamina E, ferro, magnesio, calcio e un alto contenuto di antiossidanti come i polifenoli e la betalaine. Ecco quali sono i benefici principali della portulaca:
1. Riduce l’infiammazione
Gli omega-3 e i polifenoli presenti nella portulaca esercitano un effetto antinfiammatorio documentato. Questi composti possono contribuire a ridurre l’infiammazione sistemica, utile in condizioni croniche come l’artrite o la sindrome metabolica.
2. Aiuta a regolare il colesterolo
Diversi studi hanno mostrato che l’assunzione di portulaca può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo totale, LDL ("cattivo") e aumentare l’HDL ("buono"). Questo effetto è attribuito sia agli omega-3 sia alle fibre solubili contenute nelle foglie.
3. Controllo della glicemia
La portulaca ha effetti positivi sulla glicemia a digiuno e sulla tolleranza al glucosio. Può quindi rappresentare un supporto naturale per chi soffre di insulino-resistenza o diabete di tipo 2.

4. Protezione cardiovascolare
Grazie all’azione sinergica degli omega-3, del potassio e degli antiossidanti, la portulaca può contribuire a ridurre la pressione arteriosa e migliorare la funzione endoteliale, due fattori chiave nella prevenzione di ictus e infarti.
5. Azione antiossidante e anti-invecchiamento
Le betalaine, pigmenti naturali con potente attività antiossidante, contrastano l’azione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare e delle patologie degenerative.
6. Supporto alla salute digestiva
Le mucillagini della portulaca esercitano un effetto lenitivo sulle mucose gastrointestinali. Tradizionalmente viene usata per alleviare ulcere, gastrite e stitichezza.
Controindicazioni e precauzioni d’uso
Nonostante i numerosi benefici, la portulaca presenta alcune controindicazioni da tenere in considerazione, specialmente in caso di consumo frequente o in quantità elevate.
La pianta contiene ossalati, composti che possono favorire la formazione di calcoli renali in soggetti predisposti. Per questo motivo, chi ha una storia di calcolosi renale da ossalato di calcio dovrebbe limitarne l’assunzione o cuocerla (la bollitura riduce significativamente il contenuto di ossalati).

Inoltre, per via della sua attività emmenagoga (stimola il flusso mestruale), è sconsigliata in gravidanza, soprattutto nei primi mesi, in quanto potrebbe teoricamente aumentare il rischio di contrazioni uterine.
Alcuni soggetti particolarmente sensibili possono infine manifestare reazioni allergiche o disturbi gastrointestinali lievi dopo il consumo, specialmente se la portulaca è raccolta in ambienti non controllati (dove può accumulare metalli pesanti o pesticidi).