
Negli ultimi tempi l'attenzione costante a un'alimentazione salutare è sempre più crescente. Tra pasti healthy e bevande "prodigiose", c'è un dato che emerge con chiarezza: circa tre italiani su dieci soffrono di carenza di ferro. Una situazione critica che si manifesta con mal di testa frequenti, stanchezza, pallore e fragilità di capelli e unghie. In occasione della "Giornata internazionale della carenza di ferro" è intervenuto il gastroenterologo e nutrizionista dell'Università Campus Biomedico di Roma, Luca Piretta che ha proposto alcune soluzioni alimentari per contrastarla.
L'esperto consiglia di "guardare al mare"
In un'intervista all'Ansa, Piretta ha spiegato che un'alimentazione squilibrata o un'intensa attività sportiva, possono accentuare la carenza di ferro. "Il primo pilastro da seguire – spiega l'esperto – è un'integrazione di ferro associata alla vitamina C e al rame. La prima ne aumenta l'assorbimento e la seconda contribuisce al normale trasporto di ferro nell'organismo". Luca Piretta ha poi spiegato che tra gli alimenti ricchi di questo minerale, quello più consigliato è il pesce azzurro. Non solo quello fresco, però. Le conserve ittiche come tonno, sgombro, alici e sardine in scatola, si rivelano preziosi alleati contro l'anemia e i "contraccolpi" fisici che comporta.

"Tra gli alimenti più indicati – puntualizza Piretta – c'è il tonno in scatola, fonte di ferro, vitamina B12, folati e proteine, tutti elementi essenziali per combattere la carenza di ferro". Non si tratta quindi di escludere altri cibi, infatti per chi segue diete diverse, anche legumi, cereali integrali, verdure a foglia verde e frutta secca contribuiscono a sostenere i livelli di ferro, seppur in quantità minore. Questo perché il minerale contenuto negli alimenti sopracitati, in gergo scientifico, viene definito "non-eme", ossia che viene assorbito dall'organismo in misura minore e con maggiore variabilità rispetto a quello del pesce e della carne.
Il messaggio finale è estremamente chiaro: portare più spesso in tavola pesce fresco o in scatola. Un piatto di sardine, una pasta o panino al tonno, un'insalata di sgombro possono, secondo il nutrizionista, diventare piccoli rituali di cura.