
Ogni volta che mangi una pizza ti gonfi e fai fatica a digerire? L’impasto della pizza era fatto male? Può essere un’intolleranza al lievito? Questo è totalmente da escludere. A parte che non esiste alcuna documentazione scientifica sull’esistenza di un’intolleranza al lievito, ma poi devi sapere che, una volta che la pizza viene messa in forno, il lievito muore. Quindi non può assolutamente entrare vivo nel nostro corpo e causare danni o gonfiore.
Il problema è molto più complesso e riguarda maturazione, cottura, condimenti e quantità. A spiegarlo è il nostro biologo nutrizionista Simone Gabrielli, che ci svela perché la pizza può risultare “pesante” e quali accorgimenti aiutano davvero a renderla più digeribile, senza rinunciare al gusto.
Differenza tra lievitazione e maturazione
Prima di spiegare perché alcune persone non digeriscono la pizza, vediamo la differenza tra lievitazione e maturazione:
- la lievitazione è il processo in cui l’impasto aumenta di volume grazie all’azione dei lieviti, che producono anidride carbonica. È ciò che rende l’impasto alto e soffice.
- La maturazione, invece, è la fase di riposo durante la quale avvengono trasformazioni chimiche che migliorano consistenza e aroma del lievitato.
Quindi, quanto un impasto è lievitato, quindi più o meno alto e soffice, non influisce sulla digeribilità. Mentre, per quanto riguarda la maturazione, è vero che una parte degli amidi viene degradata dal lievito in zuccheri più semplici e quindi più digeribili. Spieghiamo meglio: immagina l’amido come una lunga catena di zuccheri, con tanti rametti collegati tra loro. Il lievito di birra, dei minuscoli esserini unicellulari, riesce a “spezzettare” in alcuni punti questa catena, anticipando in parte il lavoro che farebbe il nostro stomaco. Ma attenzione: lo fa solo in piccolissima parte.
Cosa influisce sulla digeribilità della pizza?
La digeribilità dipende da molti fattori. Prima di tutto, da quanta pizza si mangia. Molti non ci pensano, ma una pizza è bella sostanziosa: in media parliamo di circa 300 grammi di impasto. Se poi ci aggiungiamo olio, mozzarella e condimenti vari, la quantità di cibo da digerire aumenta, e di conseguenza anche i tempi di digestione.
Conta anche la cottura: se l'impasto è cotto male e rimane crudo dentro, i tempi di digestione si allungano. Infine, la digestione dipende anche dal proprio stato di salute, ma in questo caso è sempre meglio parlarne con il proprio medico.
È vero che la pizza gonfia?
Questo non è proprio un falso mito. Diciamo che la pizza tende a far gonfiare, ma uno dei motivi è sempre lo stesso: tendiamo a mangiare troppo e con troppi condimenti. Un altro motivo dipende dal contenuto di sale, sia nell’impasto che, soprattutto, nei condimenti, pensiamo ai salumi come il prosciutto crudo o simili, molto ricchi di sale. L’eccesso di sale può causare gonfiore perché induce il corpo a trattenere acqua, provocando ritenzione idrica. Questo accumulo di liquidi può manifestarsi come gonfiore al viso, alle mani, ai piedi e alle caviglie, e in particolare gonfiore addominale.
Poi sì, una minima parte del gonfiore può dipendere anche dall’eccesso di carboidrati, perché tendono ad accumulare acqua. Ma diciamo che il grosso del gonfiore è dovuto più a quanto si mangia e quanto sale si introduce.
E poi, qui abbiamo parlato solo di pizza… Se poi ci aggiungi anche una birra, una bibita e il dolcino a fine pasto, aumentano sia i tempi di digestione sia il gonfiore.
Come scegliere una pizza più digeribile?
La digeribilità indica quanto facilmente il nostro corpo riesce a “smontare” e utilizzare quello che mangiamo. Dipende da tanti fattori: dagli ingredienti, dal tipo di cottura e anche da quanta ne mangiamo. La brutta notizia è che non ci sono metodi miracolosi, mentre la buona è che, con qualche accorgimento, possiamo migliorare la situazione. Se hai problemi a digerire, questi sono i consigli che davvero fanno la differenza:
- Scegli pizzerie di fiducia dove la pizza è cotta bene.
- Cerca di non esagerare con i condimenti: una margherita o una vegetariana con verdure sono ottime scelte. Il punto è che non bisogna rinunciare al gusto, basta bilanciare bene i condimenti senza esagerare.
- Altra cosa importante: bere acqua durante la serata, ed evitare, o almeno limitare bevande zuccherate, alcolici e dolci a fine pasto.
- E infine, non andare subito a letto dopo la pizza, ma cerca di fare una passeggiata, insomma dai tempo al tuo stomaco di lavorare un po' prima di andare a dormire.