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14 Luglio 2025 15:00

Perché le bottiglie di birra sono scure?

Non si tratta (solo) di estetica: dietro c'è il bisogno di conservare al meglio la bevanda, che come tutti gli alimenti in determinate condizioni è facilmente deperibile. In questo caso il pericolo maggiore è la luce, che altera l'odore della birra facendolo somigliare a quello di una puzzola.

A cura di Federica Palladini
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Quando si prende in mano una bottiglia di birra, chi non è appassionato spesso non ci fa caso, ma il colore del vetro può cambiare e non è una scelta casuale. Al contrario, ha una funzione ben precisa, strettamente legata alla conservazione del prodotto. Nella maggior parte dei casi, infatti, le birre vengono imbottigliate in vetro scuro – soprattutto marrone o verde – non per ragioni puramente estetiche, ma per una questione di protezione: la minaccia, in questo caso, è la luce. Vediamo perché.

La birra è una bevanda che si produce da millenni, ma resta delicata, ricca di composti aromatici e volatili che possono facilmente deteriorarsi se esposti a fonti luminose o a calore eccessivo. In particolare, i raggi ultravioletti (UV) sono capaci di scatenare una reazione chimica tra alcuni acidi derivati dal luppolo (uno degli ingredienti principali della bevanda insieme a grano, orzo e lievito) e le molecole di zolfo presenti nella birra. Il risultato è una fotodegradazione che genera un odore sgradevole simile a quello emesso da una puzzola (in inglese skunk), animale famoso per la sua fragranza respingente: in gergo, si parla di skunked beer, oppure di lightstroke, "colpo di luce", in associazione a questo difetto. Il vetro scuro, e in particolare quello ambrato (marrone), funge da barriera contro queste radiazioni presenti nell’ambiente, bloccandole e proteggendo le caratteristiche organolettiche della birra.

In parole povere il colore della bottiglia serve a mantenerla buona, come se fosse uno scudo contro l’invecchiamento prematuro e l’ossidazione. Dato che si parla comunque di un alimento che tende a perdere con il tempo la sua freschezza, la conservazione ottimale predilige ambienti freschi, bui e asciutti, lontano dalle alte temperature.

Verde o marrone: cosa cambia?

Essendo più chiare, le bottiglie verdi sono meno funzionali rispetto a quelle marroni, ma hanno un profondo legame con la tradizione e, di conseguenza, con il marketing come sottolineato in un articolo della CNN. Storicamente, alcuni dei più noti marchi europei hanno usato il vetro verde nel packaging in quanto economico, dettaglio che adesso li rende riconoscibili: fino al 1960, infatti, la causa del fenomeno dello skunking non era stata scoperta. Si tratta di un segno identitario a cui è difficile rinunciare.

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Perché esistono le bottiglie trasparenti?

La domanda a questo punto è lecita. Se già la birra nelle bottiglie verdi è meno protetta, perché esistono addirittura bottiglie trasparenti? La risposta va cercata, ancora una volta, nelle logiche commerciali: qui, a essere protagonista è il colore della birra, elemento importante in alcune categorie – come le birre artigianali non filtrate, filtrate a freddo o aromatizzate – che diventa un mezzo dello storytelling pubblicitario, raccontando appunto visivamente il prodotto. Per ovviare al problema della luce, alcuni brand puntano su materiali innovativi, come il vetro trasparente trattato appositamente per fermare l’azione dei raggi ultravioletti, mettendo in salvo il contenuto.

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