
La digestione è uno dei processi più importanti per il corretto funzionamento del nostro organismo, ma a volte può risultare difficoltosa: alcuni cibi, anche quelli all'apparenza molto leggeri, possono provocare gonfiore, pesantezza e altri fastidi. Il biologo nutrizionista Simone Gabrielli ci spiega perché alcuni alimenti sono più difficili da digerire di altri.
Il motivo è nella composizione di tali cibi, e soprattutto nella presenza o meno di fibre: pur essendo fondamentali per il microbiota intestinale, infatti, le fibre possono rallentare la digestione fermentando nell'intestino.
Quali sono i cibi più difficili da digerire
Durante la digestione ciò che abbiamo ingerito viene scomposto, per poi essere trasformato in energia oppure in scarto. I cibi particolarmente grassi o ricchi di proteine, come la carne rossa, i formaggi stagionati e la frittura, richiedono più tempo e "sforzo" da parte del nostro corpo. Anche alimenti che ci sembrano leggeri, come la lattuga, le cipolle e i peperoni, provocano però spesso difficoltà digestive. Ecco quindi quali sono i cibi più difficili da digerire, da consumare con qualche accortezza.
1. Carne rossa
Nonostante sia succulenta e saporita, la carne rossa è uno degli alimenti che il nostro corpo fa maggiore fatica a digerire. Il motivo è presto detto: rispetto ad altri tagli come pollo o tacchino, contiene un maggiore quantitativo di grassi e un deciso apporto proteico; sono proprio queste due componenti a rendere la digestione di bistecche, tagliate e filetti lenta e pesante, in particolare se la carne ha subito una cottura molto breve.
2. Formaggi
I formaggi, soprattutto quelli stagionati, non sono proprio una passeggiata per la nostra digestione. Contengono infatti un buon quantitativo di grassi e lattosio che il nostro intestino fatica a scomporre e assimilare. La situazione peggiora quando vengono consumati con alimenti ricchi di proteine come carne, pesce o uova: meglio invece abbinarli a una porzione di verdure.
3. Frittura
Friggere un alimento significa aumentare il quantitativo di grassi che il nostro intestino dovrà processare: la digestione dei fritti risulta quindi piuttosto lenta e, in caso di intestino irritabile, può essere accompagnata da crampi e dolori addominali.
4. Cavoli, broccoli e cavolfiore
Cavoli, cavolini di Bruxelles, broccoli, verza e cavolfiore sono dei veri e propri concentrati di vitamine e sali minerali, ma non rientrano nella lista dei cibi più leggeri e facili da digerire, soprattutto se crudi. Il motivo? Pur essendo composti principalmente da acqua, sono ricchissimi di fibre e producono una massiccia quantità di gas intestinali.
5. Aglio e cipolla
Rispettivamente re e regina di fondi, basi e soffritti, l'aglio e la cipolla non mancano quasi mai nelle nostre ricette ma, se non lavorati correttamente, possono appesantire e rendere complicata la digestione. Perché? Consumati crudi, stimolano la produzione di gas intestinale, generando non solo un senso di pesantezza e gonfiore, ma anche flatulenza e difficoltà di digestione.
6. Peperoni
Molte persone, pur amandone il sapore, non riescono a mangiare i peperoni, trovandoli indigesti. Anche in questo caso, la "colpa" è delle fibre, di cui questi colorati ortaggi estivi sono ricchi.
7. Lattuga
La lattuga, contrariamente a quel che si potrebbe pensare, non è affatto semplice da digerire e la spiegazione è tutta nella sua composizione nutrizionale. Se da una parte è povera di calorie e ricca di vitamine e sali minerali, dall'altra è composta principalmente da acqua e contiene un elevato quantitativo di fibre: sono proprio questi due elementi che possono rendere una "semplice insalata" un po' indigesta e causare gonfiore e gas addominale, soprattutto se mangiata di sera.
Come favorire la digestione
Esistono dei trucchi per digerire meglio? La risposta è sì, come ci spiega il dottor Gabrielli. Nel caso della cipolla, ad esempio, il segreto per renderla più digeribile è cuocerla: la cottura permette infatti di degradare alcune molecole che possono rallentare la digestione. Nel caso dei peperoni, invece, un metodo molto utilizzato è rimuovere la buccia, la parte che per molti risulta più indigesta. In generale, cuocere gli alimenti permette di renderli più digeribili.
I vantaggi di una digestione lenta
Per quanto molte persone accusino diversi fastidi in caso di difficoltà digestive, una digestione lenta non è per forza negativa. Rallentare la digestione, infatti, aiuta a prolungare il senso di sazietà durante la giornata, portandoci potenzialmente a mangiare di meno. La parola d'ordine, come sempre, è moderazione: è importante seguire una dieta varia e il più possibile equilibrata, mangiando tutto nelle giuste quantità.