Alcool etilico nel pan bauletto? Davvero facciamo colazione con un conservante “alcolico”? Il biologo nutrizionista Simone Gabrielli spiega perché troviamo etanolo tra gli ingredienti di alcuni pani confezionati.
Alcol etilico nel pan bauletto? Ma davvero facciamo colazione con un conservante “alcolico”? Tranquilli, nessun aperitivo a sorpresa. Il biologo nutrizionista Simone Gabrielli spiega perché troviamo etanolo tra gli ingredienti di alcuni pani confezionati e sfata il mito del “pane che prende fuoco”.
L’alcol etilico viene usato come conservante antimicrobico, in particolare per inibire la formazione di muffe e prolungare la durata del prodotto. Viene vaporizzato all’interno della confezione o direttamente sul prodotto. Appena apri il pacchetto, l’alcol inizia a evaporare in fretta e furia. La quantità presente nel pane è davvero minima e non ha alcun effetto psicoattivo. Anzi, una banana molto matura o un succo di frutta lasciato aperto in frigo per un paio di giorni potrebbero contenere più alcol etilico naturale del pan bauletto confezionato. Scopriamo di più.
L’alcol etilico viene scelto perché:
Ricordiamoci: il pan bauletto non è un prodotto fresco, ha bisogno di resistere settimane — se non mesi — sugli scaffali, e questa è una delle strategie tecnologiche più efficaci per mantenerlo intatto.
Dipende. Se lo usi a colazione per sostituire biscotti, fette biscottate o altri cibi zuccherati, il pan bauletto può essere un’alternativa molto valida, ma se lo porti a tavola ogni giorno per pranzo, cena o merenda, allora è meglio orientarsi su pane fresco o su pane congelato e riscaldato all’occorrenza. Questo perché il pan bauletto contiene in media più zuccheri liberi e più grassi rispetto al pane tradizionale.
Sì, raramente qualcosa si trova in commercio, ma si conservano per meno tempo. Quindi panico zero: il pan bauletto è comodo, durevole e sicuro… solo magari non aspettarti il profumo del pane caldo appena sfornato.
In conclusione, l’alcol nel pan bauletto c’è, ma evapora appena aperta la confezione, quindi nessun problema alla salute.
È una scelta tecnologica per conservare meglio un prodotto pensato per stare a lungo sugli scaffali.