Il mlíko, metodo di spillatura ceca quasi solo schiuma che ha conquistato gli Usa. Non è un errore, ma un'arte che esalta gusto e texture, grazie anche a rubinetti speciali.
Prova a immaginare questa scena: è venerdì sera e, in un pub con gli amici, ti avvicini al bancone per ordinare la tua birra preferita. Il barista te la serve ma noti che c'è qualcosa di strano: il boccale è praticamente quasi tutto schiuma. Ovviamente la tua prima reazione sarà quella di pensare a una fregatura e magari, con fare polemico, chiedi di spillarti un'altra birra. Ti assicuro, però, che questa volta è diverso. Il barista non ti sta fregando ma sta cercando di farti scoprire quella che potrebbe essere la prossima grande tendenza in fatto di birre. Stiamo parlando del mlíko, l'arte proveniente dalla Repubblica Ceca che da qualche tempo sta conquistando gli Stati Uniti e che forse potrebbe cambiare anche il tuo modo di bere la birra.
Prima di avventurarci nelle nuove mode americane bisognerebbe capire cos'è il mlíko. Le origini esatte non sono molto chiare, tuttavia una teoria suggerisce che sia un metodo di spillatura della birra nato nel XIX secolo come modo per renderla più gradevole e farla apprezzare anche alle persone che non amavano il gusto amaro. La teoria più accreditata è quella sostenuta da Evan Rail, critico di birra, colloca invece la nascita nella Praga del XX secolo dove i baristi, per offrire qualcosa di veramente unico, avevano iniziato a utilizzare in modo insolito i rubinetti. La particolarità di questo sistema risiede proprio nei rubinetti che sono diversi da quelli standard. I rubinetti cechi, chiamati side pull faucets, permettono un controllo graduale del flusso, fondamentale per questa spillatura. Con questo metodo il bicchiere viene riempito quasi totalmente di schiuma che si compatta rapidamente, creando una birra più dolce e vellutata.
Non si tratta di una birra sbagliata ma di una vera e propria arte (com'è definita in patria) che mira a offrire una degustazione con una texture vellutata e un gusto dolce e delicato. Il successo di questo tipo di spillatura sta nel convincere i consumatori a capire che la schiuma non è un difetto ma, anzi, è un pregio. Come suggerito dagli esperti è necessaria perché esalta i profumi e gli aromi del prodotto e protegge dall'ossidazione il liquido nel bicchiere. Con il mlíko quindi otterrai un’esperienza completamente diversa rispetto al boccale canonico dove il tutto è giocato sugli equilibri tra aromi e dolcezza.
Le motivazioni per cui questo originale metodo di spillatura sta conquistando l'America sono diverse. Innanzitutto offre un tipo di esperienza unica e visivamente sorprendente capace di incuriosire i consumatori. Il gusto poi è del tutto diverso: molti birrai americani stanno scoprendo che con il mlíko è possibile apprezzare la birra in modo nuovo esaltandone note aromatiche e cremosità, rendendola meno amara e più accessibile. Birrifici americani come Cohesion Brewing a Denver e Human Robot a Philadelphia hanno iniziato a proporre il mlíko importando i rubinetti speciali da Praga e dintorni. Importazione che è iniziata gradualmente dal 2015 grazie all'azienda Lukr che oggi, come attestato dagli esperti, vende annualmente tra i 1000 e i 2000 rubinetti negli Stati Uniti.
Anche la copertura mediatica è stata importante per far scoprire questo sistema di spillatura. Basti pensare che anche il New York Times, tra i giornali più istituzionali del mondo, ha dedicato un articolo al mlíko, cosa che ha contribuito a dargli visibilità e a legittimarlo come una tendenza emergente. In sostanza, in un panorama birrario come quello americano, che è estremamente competitivo, si stanno cercando nuovi modi per distinguersi. Le lager ceche, con le loro tecniche di spillatura uniche, offrono un terreno ancora poco esplorato e con un grande potenziale di crescita. Proporre un mlíko è perciò un modo di offrire qualcosa di genuinamente intrigante che possa essere accattivante per i consumatori.