
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha proposto alla Coca-Cola di sostituire lo sciroppo di mais con “vero” zucchero di canna per migliorare la salute degli americani. Ma ha davvero senso? Partiamo da una cosa: non esiste un “vero” zucchero di canna e un “finto” zucchero di canna, è marketing, non scienza. Il nostro biologo nutrizionista Simone Gabrielli spiega perché cambiare tipo di zucchero non cambia nulla dal punto di vista della salute. Il problema non è quale zucchero scegli, ma quanto ne consumi. La Coca-Cola con zucchero di canna non diventa una bevanda sana, è solo una questione di etichetta, non di metabolismo. Scopriamo di più.
Cos'è lo sciroppo di mais e gli effetti sulla nostra salute
Lo sciroppo di mais è un dolcificante liquido ottenuto dall’amido di mais. Viene usato per dare dolcezza, consistenza e per evitare che lo zucchero cristallizzi in alcune ricette. È finito spesso sotto accusa perché contiene fruttosio in proporzioni diverse rispetto al normale zucchero da tavola. E sì, il fruttosio se consumato in eccesso – e soprattutto in forma libera, quindi non dalla frutta – viene metabolizzato principalmente dal fegato, dove può favorire la sintesi di grassi e l’accumulo di trigliceridi.
Anche lo zucchero “normale” può avere gli stessi effetti
Il consiglio degli esperti è sempre lo stesso: gli zuccheri liberi – che siano da zucchero bianco, zucchero di canna, miele, sciroppi o da qualunque alimento che li contenga – non dovrebbero superare il 10% delle calorie giornaliere.
Sostituire lo sciroppo di mais con zucchero di canna renderebbe la Coca-Cola più salutare?
La risposta è no. La bevanda rimane sempre ricca di zuccheri semplici e quindi da limitare. E no, non è vero che lo zucchero di canna “vero” ha meno glucosio o fruttosio. La differenza è solo una: ha un po’ di melassa che gli dà un gusto leggermente diverso, ma non cambia nulla sul piano metabolico. Insomma, questa mossa serve a cambiare l’etichetta, non la salute.