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25 Maggio 2025 18:00

Latte in scadenza o scaduto: si può ancora bere?

Quando compriamo il latte capita arrivare al limite della scadenza o di sorpassarla. Sei pronto a buttarlo? Fermati: il latte in scadenza magari non va bene da bere ma puoi ancora usarlo in cucina e persino il latte scaduto ha molteplici impieghi, dalla cosmesi al giardinaggio.

A cura di Martina De Angelis
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Quante volte ti è capitato di comprare il latte fresco, aprirlo e consumarne poco, oppure addirittura di dimenticarti della sua presenza in frigo? Avere da parte del latte prossimo alla scadenza o addirittura già scaduto è piuttosto comune, ma questo non vuol dire che il suo destino sia necessariamente essere buttato. In alcuni casi, e secondo alcuni parametri, il latte quasi scaduto può essere consumato, oppure può comunque essere riutilizzato in cucina; persino per il latte già scaduto c’è una seconda vita e lo puoi usare in molti ambiti. Ecco tutti i consigli e i suggerimenti per evitare di sprecare il latte avanzato o dimenticato.

Come capire quando il latte scaduto non si può bere

In Italia esiste una normativa per regolare il consumo del latte fresco (legge 204/2004): la legge fissa la scadenza del prodotto entro e non oltre il sesto giorno successivo alla data di confezionamento. Si tratta di una norma vecchia di diversi anni ormai, che di certo non tiene conto dei miglioramenti nelle tecnologie di produzione avvenuti negli ultimi tempi, ma è comunque utile per capire come ti devi comportare. Il latte fresco ancora chiuso, infatti, deve essere ritirato dagli esercenti entro i primi 4 giorni successivi la scadenza, mentre per quanto riguarda il latte aperto che tieni in frigorifero può durare fino a tre giorni dopo la data di scadenza, purché correttamente conservato e senza interrompere la catena del freddo. Trascorso questo lasso di tempo, dal momento che non viene pastorizzato, è sempre bene evitare di berlo.

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Se sei entro il lasso di tempo il latte potrebbe ancora essere buono, ma come fare a capirlo? Devi affidarti ai tuoi sensi. Il latte che è già andato a male o è prossimo a deteriorarsi emette un cattivo odore pungente, potrebbe non avere più una consistenza liquida e potrebbe anche ingiallirsi. In questo caso, ovviamente, è sconsigliato berlo, mentre se ha ancora un aspetto, un odore e un colore normali allora puoi ancora consumarlo. E se non ti fidi dei tuoi sensi fai la prova del fuoco e metti a bollire il tuo latte prossimo alla scadenza o scaduto: se non si formano grumi è ancora utilizzabile.

Se il latte non è bevibile ma è ancora utilizzabile, non buttarlo! Nel caso in cui sia prossimo alla scadenza ma non del tutto scaduto non va bevuto “a crudo” perché comunque è iniziato il processo di deterioramento delle componenti del latte, ma lo puoi tranquillamente usare per cucinare, per esempio per insaporire le zuppe, per creare un fondo di cottura per preparazioni in umido (per esempio brasati o stufati) o per preparare la besciamella.

Come utilizzare il latte già scaduto

Se il latte è già ampiamente scaduto, oppure non lo è ma si è inacidito, puoi comunque di buttarlo: questo prodotto infatti, anche se non più buono da bere o da usare nelle tue ricette, può essere impiegato anche al di fuori dell'ambito della cucina. Ecco come fare.

1. Fertilizzante per le piante

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Anche se scaduto, inacidito e in via di deterioramento, il latte possiede comunque grandi proprietà nutritive. Forse non ne puoi approfittare tu, ma possono giovarne le tue piante: è un ottimo fertilizzante, soprattutto per le piante un po’ spente o in fase di crescita, perché è ricco di un minerale che aiuta a prevenire problemi come il marciume, ma anche di proteine e zuccheri, che migliorano la struttura del suolo. Puoi mischiarlo all’acqua e spruzzarlo sia sulle radici che sulle foglie, dove svolge un’azione protettiva contro le malattie fungine. Attenzione però, non tutte le piante sono adatte ad essere fertilizzate in questo modo: le più indicate sono il limone, i gerani, i pomodori, i peperoni e le orchidee.

2. Trattamenti per il viso e bagni benefici

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Il latte scaduto non nutre solo le piante, ma anche la pelle: uno dei modi più comuni di riutilizzarlo è proprio per preparare trattamenti casalinghi per renderla più liscia e idratata. Se vuoi preparare una maschera idratante, per esempio, puoi unire un tipo di latte con un po’ di farina d’avena, spalmare il tutto sul viso e poi risciacquare dopo 10 minuti di posa. Se invece vuoi uno scrub efficace ma non troppo aggressivo, mescolalo con un cucchiaino di bicarbonato e procedi come faresti con un normale scrub; se aggiungi anche un goccio di limone puoi avere anche un’azione astringente sui pori. Qualcuno lo usa anche per arricchire il bagno in vasca, versandone un po’ nell’acqua insieme a un cucchiaio di miele: c’è chi giura che sia un vero elisir per la bellezza della pelle, tanto che si racconta fosse uno dei trattamenti preferiti della regina Cleopatra in persona, ma anche di Poppea, la moglie di Nerone, e Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone.

3. Pulire l'argenteria

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Il latte scaduto è molto efficace per pulire e lucidare l’argento e funziona bene quando i detergenti che trovi in commercio o altri metodi naturali come il succo di limone, il dentifricio o l’aceto bianco. Per sfruttare il latte basta metterlo in una ciotola aggiungendo del succo di limone e immergervi le stoviglie che desideri lucidare e lasciarle in ammollo qualche minuto, poi strofinare delicatamente, sciacquare e asciugare con cura. Vedrai che l’argenteria sarà di nuovo lucida e spariranno anche le macchie da ossidazione.

4. Realizzare la pasta lavamani

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Il latte scaduto può essere utilizzato anche per creare una pasta lavamani naturale, un detergente in pasta abrasivo per eliminare lo sporco più difficile, come l’olio o il grasso accumulato sulle mani dopo dei lavoretti alle macchine, le vernici o l’inchiostro, oppure della semplice terra con la quale vi siete sporcati dopo del giardinaggio. Occorre mescolare del latte con della farina d’avena o della farina di ceci fino a ottenere un composto dalla consistenza simile a quella dello scrub per il viso: usalo per pulire le mani dallo sporco più resistente e sciacqua bene la pelle dopo l’utilizzo.

5. Smacchiare i vestiti

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Proprio come leva le macchie dalle mani, il latte scaduto è ottimo per togliere le macchie più ostinate anche dai vestiti: ricorda che più la macchia è fresca più sarà facile poterla eliminare, quindi è importante agire prima che si secchi. È sufficiente bagnare una spugna con del latte e pre-trattare la macchia tamponando, mentre se la macchina è particolarmente ostinata devi prima riscaldare leggermente il latte, applicarlo poi sulla zona e strofinare, o ancora lasciare il capo in ammollo in una soluzione di latte e acqua tiepida. In tutti i casi, dopo aver usato il trattamento scelto, procedi a lavare normalmente il capo in lavatrice.

6. Lucidare oggetti in pelle e vernice

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Il latte scaduto è eccellente anche per lucidare tutti quegli oggetti o capi che sono in pelle non scamosciata o in vernice, per esempio divani, borse e scarpe: il latte, infatti, ha il grande potere di far risplendere le superfici lucide, un po’ come succede per l’argenteria. Per una pulizia rapida è sufficiente immergere un panno nel latte e, dopo averlo imbevuto bene, strizzarlo adeguatamente per poi passarlo sulle tue scarpe o borse. Se volete fare una pulizia più profonda, devi applicare il latte direttamente sulla borsa o sulle scarpe, lasciare agire e poi strofinare con un panno asciutto.

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