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12 Ottobre 2025 16:00

Kvikk Lunsj: lo snack norvegese che sfida un colosso internazionale

Il Kvikk Lunsj, creato in Norvegia nel 1937, è un snack che ne ricorda molto un altro ben più famoso, con la sua forma di quattro barrette sottili attaccate tra loro e la copertura di cioccolato. Ma chi ha copiato chi?

A cura di Enrico Esente
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Se lo guardi a prima vista, senza confezione, sembra essere in tutto e per tutto un KitKat. In realtà è il Kvikk Lunsj e per i norvegesi non è "solo" una barretta di cioccolato. Storia, identità, tradizioni e orgoglio nazionale: sembra un'esagerazione, ma è tutto vero, perché il Kvikk Lunsj è per gli abitanti di questo Paese un simbolo delle camminate nei boschi, delle escursioni, dei pic-nic primaverli e dei dopo pasto veloci. Alcuni dati di produzioni raccontano che ogni anno l'azienda produttrice ne fa circa 60 milioni di pezzi, ossia undici barrette per ogni abitante della Norvegia. Ma, come spesso accade con i simboli culturali, attorno a questo snack al cioccolato si annidano dispute, confronti e leggende su chi l'abbia davvero inventato e su quanto sia simile al più conosciuto KitKat.

Origini, legame culturale e controversie

Kvikk Lunsj nasce nel 1937 da un'idea di Johan Throne Holst, proprietario della casa dolciaria Freia. L'uomo fu ispirato da un'escursione nei dintorni di Oslo e, nel bel mezzo della passeggiata, un compagno che era con lui si lamentò spiegando che sarebbe servito del cioccolato per rendere la gita perfetta. Questa cosa per Holst fu particolarmente significativa tanto da creare un nuovo snack concepito per la vita all'aperto. Fu così che nacque Kvikk Lunsj: la versione iniziale fu presa poco in considerazione, forse perché realizzata con cioccolato fondente. Fu con la versione a base di cioccolato a latte che il prodotto si impose sul mercato. Confezione dai colori vivaci, quattro barrette sottili e formato tascabile. Ecco perché oggi è considerato come lo snack delle gite fuori porta, un rituale tutto norvegese.

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Come dicevamo inizialmente, però, questo dolcetto somiglia troppo al KitKat. Ma quindi chi ha copiato chi? È questa la domanda che sorge spontanea a chi conosce entrambe i prodotti. Il secondo è infatti un celebre marchio britannico, conosciuto in tutto il mondo: teoricamente dovrebbero essere stati i norvegesi a "prendere ispirazione". Molti infatti credono che Holst si sia proprio rifatto al KitKat per dar vita al suo Kvikk Lunsj, eppure la questione non è mai stata risolta definitivamente per vie legali. Sappiamo che è Nestlè l'azienda proprietaria di KitKat e, la stessa, ha provato a registrare le forma delle quattro barrette a segmenti come marchio registrato in UK ed Europa. Tuttavia, le autorità giudiziarie hanno in più occasioni respinto queste richieste, ritenendo che la forma non fosse esclusivamente distintiva.

KitKat contro Kvikk Lunsj: chi vince? 

Se lo snack norvegese è principalmente conosciuto in patria, quello prodotto dalla Nestlè è celebre in tutto il mondo. Leggendola così in effetti sembra non esserci storia tra i due prodotti, eppure c'è chi qualcuno che afferma che è il Kvikk Lunsj a essere il migliore. Sul territorio della Norvegia, dov'è radicato da decenni nel patrimonio dolciario nazionale, questa barretta di cioccolato continua a detenere il primato indiscusso. Al di fuori del Paese, il tema si mescola con leggi sui marchi, gusti differenti e un confronto finale che non è solo gastronomico.

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Diversi anni fa il quotidiano britannico The Guardian, mise a confronto le due barrette con un articolo. Da qui emerse che lo snack norvegese è più "pesante" e che il rumore al dividersi delle barrette sarebbe più deciso. Chiaramente non ci siamo dimenticati della cosa più importante: il sapore. Stando al parere di chi li ha assaggiati entrambe, il Kvikk Lunsj offre un cioccolato meno dolce rispetto al KitKat che, secondo il tabloid inglese, è "sweteer". Lo stesso poi, per quanto riguarda la struttura, avrebbe i wafer più croccanti e sottili, quello norvegese si distingue per i bordi più robusti. Il giudizio finale? Secondo il Guardian, in molti criteri, Kvikk Lunsj ha nettamente superato KitKat — non solo nel sapore percepito, ma nella sensazione complessiva. Un risultato che può sorprendere, specie se si pensa a quanto KitKat sia internazionale.

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Foto: dailydeliciouseats.com

Bisogna però specificare che sostanzialmente non esiste nessun vincitore. Se per alcuni Kvikk Lunsj è un prodotto migliore, KitKat è invece simbolo di globalizzazione, di marketing uniforme e di ampia distribuzione a livello mondiale. In un mondo in cui tutto può essere standardizzato, la sfida tra due barrette ci ricorda che le differenze contano: nel gusto, nella storia, nella memoria. E talvolta, nella semplicità di quattro dita di cioccolato, si cela molto di più di una merenda.

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