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9 Dicembre 2025 16:00

Hot dog: qual è la vera storia dello street food più famoso al mondo e cosa c’entrano i cani

L’hot dog, nato dai würst tedeschi e diventato icona americana, deve il nome a curiose storie legate ai “cani” e al genio dei venditori. Da Coney Island agli stadi, è lo street food per eccellenza più famoso al mondo. Scopriamo insieme la sua storia.

A cura di Enrico Esente
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L’hot dog è diventato uno dei simboli più riconoscibili dell’America nel mondo. Un panino morbido, allungato, con una salsiccia calda nel mezzo e un mix di salse sopra: semplice e  immediato, un cibo che piace davvero a tutti, dagli adulti ai più piccoli. Fino a questo punto dovrebbe essere tutto chiaro, quello che forse non immagini è come questa pietanza sia riuscita davvero a diventare così famosa e globalizzata. Lo avrai mangiato a una fiera, in una sagra di paese, tra le luci di un mercatino di Natale o mentre seguivi la tua squadra del cuore allo stadio, probabilmente senza domandarti perché sia così popolare e perché compaia proprio in quei momenti di festa e di folla. Insomma devi sapere che quell' hot dog che hai mangiato in più circostanze ha una storia lunghissima e che, distrattamente (siamo quasi sicuri che è così), avrai ignorato il più delle volte. Una storia fatta di immigrati, intuizioni geniali e nomi nati quasi per sbaglio (in cui c'entrano anche incredibilmente i cani) è poi diventata quella dello street food più famoso di sempre. Scopriamo insieme com'è nato davvero l'hot dog. 

Cosa c'entra i cani con l'hot dog

Partiamo subito con la domanda che tutti si pongono: ma cosa c'entrano i cani con un panino e perché chiamarlo così? In realtà non c'è una vera e propria spiegazione sull'origine del nome, ma esistono due versioni che ora ti spiegheremo. Per la prima storia, bisogna tornare indietro agli inizi del ‘900.

Allo stadio di New York c'erano i Giants e, in questo contesto, il gelataio Harry M.Stevens si reinventò una nuova pratica per fare soldi in inverno, dato che con il freddo era difficile vendere gelati. Si mise tra gli spalti con un carretto e inizio a gridare: "Get your hot dachshund sausages!" ("Vieni a prendere le tue salsicce bassotto calde"). Prima che tu possa "sbiancare", tranquillo, gli hot dog non nascono come salsicce fatte con carne del bassotto, ma il riferimento era dovuto alla forma allungata del würst che, forse, un po' ricordava quella del simpatico animale a quattro zampe. La svolta sul nome arrivò quando un vignettista del New York Evening Journal, Tad Dorgan, non riuscì a scrivere correttamente la parola "dachshund". In un suo fumetto disegnò un cane bassotto all'interno di un panino chiamandolo "hot dog".

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In realtà, per quanto riguarda il nome, esiste una versione forse ancora più accreditata. Prima di raccontarla, però, facciamo un piccolo disclaimer perché in questa storia i cani c'entrano per davvero. Siamo nella Germania del 1867 e un commerciante ambulante di würst era disperato perché gli introiti ricavati dalle vendite scarseggiavano in modo preoccupante. A quel punto, come espediente, iniziò a dire che nelle sue salsicce c'era la carne di cane. L'idea funzionò così bene che altri venditori la copiarono, abbreviando lo slogan in un più immediato "cane caldo". Non sappiamo se l’uomo fosse del tutto consapevole del suo scherzo, ma c’è un dettaglio che rende la storia plausibile: fino ai primi del Novecento il consumo di carne di cane era tutt’altro che raro in molte zone della Germania. Ecco perché l’ipotesi che nei würst potesse davvero finire anche quella carne non è così improbabile come sembra.

Dall'Europa agli Stati Uniti: la vera storia dell'hot dog

La cosa che non sai è che prima di diventare l'icona pop dei palazzetti Nba e degli stadi di football in America, l'hot dog era una semplice salsiccia in Germania. Nella fattispecie era nella città di Francoforte, che oggi ospita la Banca Centrale Europea, il luogo in cui da secoli si preparavano i celebri Frankfurter würstchen. All'epoca si trattava di un cibo povero ma accogliente, facile da preparare, pratico e veloce da mangiare e perfetto per chi viveva giornate lunghe di lavoro.

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Tra l'Ottocento e il Novecento, milioni di europei attraversarono l'Oceano Atlantico per sbarcare in America in cerca di fortuna. Portarono con sé valige e ricettari dove, in alcuni casi, compariva la ricetta per le loro salsicce originali. La svolta definitiva arrivò sulle coste di New York, a Coney Island, nel 1871. Charles Feltman, un venditore tedesco emigrato, ebbe l'idea che avrebbe cambiato per sempre il concetto di street food: servire la sua salsiccia di Francoforte in mezzo a un panino.

Fino ad allora le salsicce arrivavano al cliente su un piatto di carta, accompagnate da forchetta e coltello. Ma Feltman capì che i bagnanti e i turisti di Coney Island volevano qualcosa di più immediato: un cibo che potessero mangiare camminando, senza doversi sedere o perdere tempo con le posate. Un'idea che sembrava banale ma che per l'epoca fu una vera e propria rivoluzione.

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Nathan Handwerker – Foto: New York Times

Nella storia c'è un ulteriore momento decisivo che arrivò nel 1916. Nathan Handwerker, un ex dipendente di Feltman e immigrato ebreo polacco, aprì un minuscolo chiosco di panini proprio davanti al ristorante del suo vecchio capo. Con una nuova ricetta che gli fu suggerita da Eddie Cantor e Jimmy Durante, due suoi clienti abituali, e con un prezzo incredibile di 5 centesimi (la metà rispetto a quelli di Feltman), il suo Nathan's Famous attirò orde incredibili di clienti. In breve Nathan divenne il nuovo simbolo gastronomico di Coney Island e il suo hot dog, economico e popolare, si legò all’immaginario urbano americano. Negli anni Venti, tra proibizionismo e boom del baseball, il panino si diffuse tra stadi, luna park e fiere itineranti, consolidandosi come lo street food per eccellenza. Il suo legame con la cultura americana è tale che, dal 1916, ogni 4 luglio Coney Island ospita il Nathan’s Hot Dog Eating Contest, la gara di mangiatori di hot dog diventata uno dei rituali più iconici della festa nazionale.

Cosa contengono davvero gli hot dog

La domanda che tutti si fanno prima o poi è semplice: ma cosa c’è davvero dentro un hot dog? L’ironia sulla “carne di cane” continua ancora oggi, complice la reputazione non eccelsa degli ingredienti. In realtà l’hot dog non è altro che un würst.

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Quelli tradizionali dovrebbero contenere solo carne di suino — o al massimo un mix di maiale e manzo — mentre le versioni a base di pollo o tacchino sono considerate più economiche e di qualità inferiore. Negli Stati Uniti gli ingredienti più comuni includono carne di maiale e bovina, una buona quantità di grasso, sale, spezie come aglio e paprika, e conservanti tipici come sodio eritorbato e nitrito di sodio.

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