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Con l’arrivo dell’estate, i gelati confezionati tornano a occupare con forza gli scaffali dei supermercati, e tra questi il gelato biscotto è senza dubbio uno dei formati più amati: pratico, goloso e perfetto da consumare al volo. Ma quanto sono davvero sani questi prodotti? Altroconsumo ha provato a rispondere a questa domanda mettendo alla prova oltre 200 referenze tra le più diffuse sul mercato italiano.
Il risultato è tutt’altro che rassicurante: nessun prodotto ha ottenuto la sufficienza, e il punteggio più alto raggiunto è stato appena 33 su 100. Tutti i gelati analizzati si collocano nella fascia arancione o rossa della classifica, quella che segnala una qualità nutrizionale scarsa o mediocre. Insomma, il gelato biscotto resta un piacere da gustare con moderazione: ricco di zuccheri, grassi saturi e ingredienti non sempre di alta qualità, rischia di trasformarsi in uno snack tutt’altro che innocente. La classifica non vuole demonizzare il prodotto, ma offre uno sguardo critico utile per chi cerca di fare scelte più consapevoli anche quando si tratta di piccoli piaceri estivi.
La classifica Altroconsumo dei gelati biscotto
Nessun gelato biscotto tra quelli testati da Altroconsumo raggiunge la sufficienza: tutti i prodotti restano nella fascia arancione o rossa, con il punteggio più alto fermo a 33 su 100. Un risultato che evidenzia una qualità nutrizionale mediamente scarsa.
Ecco la classifica completa:
- Coop – Maxi biscotto trigusto panna, cioccolato e zabaione – 33/100
- Carrefour – Biscotti alla panna – 32/100
- Coop – Gli Spesotti gelato biscotto alla vaniglia – 32/100
- Coop – Un biscotto da urlo! alla panna – 31/100
- Dolciando (Eurospin) – 6 biscotti trigusto – 30/100
- Gelatelli (Lidl) – Biscotti gelato, gusti vaniglia, cacao e zabaione – 30/100
- Esselunga – Mini biscotto alla panna – 30/100
- Loacker – Latte alpino (confezione bianca) – 29/100
- Algida – Cucciolone mini – 29/100
- Gelatelli (Lidl) – Biscotti gelato, gusto vaniglia – 29/100
- Valsoia Il gelato – 8 sandwich con calcio e vitamina D₂ – 28/100
- Algida Cucciolone classico – 28/100
- Amo Essere (Eurospin) – Biscotti gelato alla vaniglia senza glutine – 27/100
- Ringo – Gelato snack gusto vaniglia – 26/100
- Gelatelli (Lidl) – Crisp’n’Cake stracciatella – 24/100
- Esselunga – Biscotto alla panna – 24/100
- Mulino Bianco – Baiocchi – 24/100
- Nestlé – Maxibon The Specials Choco Brownie – 24/100
- Esselunga – Biscotto panna e cacao – 24/100
- Coop – Mini Super Gelato stracciatella – 24/100
- Carrefour – Classic Mini Biscogocce – 24/100
- Nestlé – Maxibon The Specials Red Cheesecake – 24/100
- Sammontana – Bis! caffè & cacao – 24/100
- Sammontana – Amando biscotti gelato alla vaniglia, variegato ai frutti di bosco – 24/100
- Nestlé – Maxibon The Specials Cookie Choco Chips – 23/100
- Sammontana – Bis! pistacchio – 23/100
- Dolciando (Eurospin) – 8 biscotti bigusto – 23/100
- Nestlé – Maxibon 6 Mini – 23/100
- Loacker – Napolitaner (confezione rossa) – 23/100
- Pan di Stelle – Il biscotto gelato – 23/10
Come fa i test Altroconsumo
I test di Altroconsumo sono realizzati secondo una metodologia scientifica rigorosa e indipendente. Per ciascun prodotto, l’associazione acquista i campioni in forma anonima nei supermercati, proprio come farebbe un qualsiasi consumatore, evitando qualunque tipo di sponsorizzazione o campione fornito dalle aziende. I gelati biscotto analizzati sono stati sottoposti a verifiche in laboratori accreditati, dove sono stati misurati parametri oggettivi come il contenuto di zuccheri semplici, grassi saturi, sale, calorie per porzione e presenza di additivi (ad esempio emulsionanti o coloranti).
Una parte importante della valutazione riguarda anche la qualità dell’etichetta e delle informazioni nutrizionali, inclusa la chiarezza delle porzioni e la trasparenza nella lista ingredienti. In alcuni casi, Altroconsumo prevede anche una prova d’assaggio alla cieca, eseguita da un panel di consumatori addestrati, che valuta sapore, consistenza e gradimento complessivo, ma nei test focalizzati sulla qualità nutrizionale – come in questo caso – il giudizio organolettico ha un peso secondario o nullo.
Il punteggio finale è il risultato di una media ponderata, dove prevale la valutazione nutrizionale e qualitativa: un approccio utile per aiutare i consumatori a orientarsi non solo in base al gusto, ma soprattutto alla salubrità complessiva del prodotto.