;)
Ti sei mai chiesto, mentre facevi la spesa o altri acquisti generici, in che modo si decifrasse un codice a barre? E soprattutto che cosa significassero quei numeretti e quelle strisce nere? Alla fine non si tratta solo di un "beep" che risuona quando il prodotto passa veloce sotto lo scanner del supermercato, ma è un linguaggio vero e proprio. Fra i tanti esistenti, l'EAN – European Article Number, oggi anche International Article Number – è quello più diffuso in Europa e in gran parte del mondo. Decifrarlo è in realtà un gioco da ragazzi, vediamo insieme come si fa.
La guida per leggere dietro le strisce
Il codice a barre è un sistema che traduce numeri (o lettere) in un'immagine fatta di barre nere e spazi. Ne esistono versioni monodimensionali e bidimensionali, ciascuna pensata per immagazzinare quantità diverse di informazioni. L'EAN-13, come dice il nome, è formato da 13 cifre ed è lo standard per identificare i prodotti venduti nei negozi. Negli Stati Uniti e in Canada, invece, domina l‘UPC (Universal Product Code), che si distingue per avere una cifra in meno.

Ma quindi come fare a leggere un codice a barre senza scanner? La chiave è la posizione dei numeri.
- Le prime due cifre rivelano il paese d'origine dell'articolo che a cui è stato assegnato il codice: per esempio "84″ indica la Spagna;
- Le cinque cifre successive identificano l'azienda produttrice;
- le cinque ancora seguenti specificano il prodotto in questione, distinguendolo da varianti di formato o confezione;
- A chiudere il tutto, c'è la cifra di controllo, una sorta di guardiano matematico che serve a verificare che il codice sia corretto. Si calcola sempre con una semplice formula basata su somme, moltiplicazione e arrotondamenti: un piccolo esercizio di logica inserito dentro le strisce.
Perché i codici a barre sono indispensabili
I codici a barre sono indispensabili perché garantiscono che ogni prodotto in vendita abbia un'identità unica e immediatamente riconoscibile. In settori come quello alimentare sono obbligatori: permettono di tenere sotto controllo l'inventario, velocizzare la gestione del magazzino e semplificare le operazioni di vendita. Chi vuole ottenere un codice deve rivolgersi a enti certificati, che li assegnano esclusivamente pronti da stampare sulle confezioni, tramite apposite stampanti di etichette.

In definitiva il codice a barre non è solo un simbolo tecnico, ma la "carta d'identità" di ogni prodotto. Un piccolo segreto che ogni consumatore incontra ogni giorno, senza rendersene conto. La prossima volta che in cassa verrà scannerizzato il prodotto che acquisterai, ricordati che dietro quel beep, c'è un linguaggio preciso fatto di numeri e regole. Il codice a barre tiene in ordine il grande flusso del commercio mondiale e, adesso che sai cosa si nasconde dietro a questo, fare la spesa sarà sicuramente diverso.