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28 Agosto 2025 11:00

Come conservare l’ananas a lungo: metodi e consigli da intero e tagliato

Mangiato al naturale o impiegato come ingrediente per dolci e cocktail, l'ananas è un frutto che piace molto per il sapore zuccherino e il profumo che porta a spiagge esotiche. Se non lo consumi appena acquistato hai la possibilità di preservarlo in modi e tempi diversi a seconda che abbia o meno la sua buccia.

A cura di Federica Palladini
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Dolce, succoso, ricco di vitamina C e potassio, l’ananas è uno dei frutti tropicali che conosciamo meglio: simbolo dell’estate, lo portiamo in tavola come dessert semplicemente tagliato a fette oppure caramellato e lo utilizziamo come ingrediente per dolci freddi (vedi alla voce tiramisù alternativi) o al forno, esaltando il suo profumo esotico e la sua naturale croccantezza. Quando lo compriamo al supermercato, meglio che sia maturo al punto giusto per essere consumato subito, perché si tratta di un frutto non climaterico, ovvero una volta raccolto resta così com’è: la buccia a scaglie è di un bel colore dorato – se verde è acerbo, mentre se tende al marrone è troppo maturo –  la consistenza è soda e l’aroma piacevolmente fruttato. Una volta portato a casa, se si decide di conservarlo, bisogna farlo nel migliore dei modi. Ecco quali sono le diverse possibilità per avere l’ananas a disposizione a lungo.

Come conservare l’ananas intero

Hai comprato un bell’ananas, ma vuoi riservarlo per quel pranzo o quella cena che hai in programma. Nessun problema: in questo caso hai due opportunità. Quando il frutto è maturo, intero e integro può essere riposto a temperatura ambiente a patto che il luogo sia fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e di luce e che non si scenda al di sotto degli 8°C: in condizioni ottimali si mantiene oltre una settimana, protetto dalla sua scorza. Il più delle volte, però, in casa fa caldo, superando i 25 °C durante la bella stagione e per questo il consiglio è di non aspettare di servirlo oltre i 2-3 giorni dall’acquisto. Per farlo durare almeno 6/7 giorni allora puoi metterlo in frigorifero, nel cassetto dedicato ai vegetali freschi, meglio se avvolto in un sacchetto di carta (va bene quello per il pane) che assorbe l’umidità in eccesso. Viste le sue origini tropicali, l’ananas non ama le temperature troppo basse, rischiando di scurirsi in superficie.

Come conservare l’ananas tagliato

Al contrario dell’ananas intero che non ha bisogno di particolari attenzioni, quando viene tagliato è necessario averne maggiore cura, perché la polpa acquosa e zuccherina deperisce con rapidità ossidandosi all’aria ed è soggetta all’attacco di muffe che la fanno marcire. Per impiegarlo ancora al naturale, sia che a fette sia a pezzetti, conservalo in un contenitore ermetico in vetro o in plastica. Meglio consumarlo nel giro di 24-48 ore, ma resiste fino a 3-4 giorni: più passa il tempo più si altera nel gusto e nella consistenza. Per rallentare l’annerimento puoi spruzzare un po’ di succo di limone e mischiarlo ad altra frutta per realizzare una macedonia.

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Si può congelare l’ananas?

La risposta è sì, ed è un’ottima soluzione per conservarlo anche per 2-3 mesi. Come si fa? Devi privarlo della buccia e del torsolo centrale più fibroso, per poi tagliarlo a fette o a cubetti e trasferire il tutto nei sacchetti di plastica o in contenitori adatti alle monoporzioni, così da selezionare più facilmente solo la quantità di cui avrai bisogno. L’ananas ancora ghiacciato può essere usato direttamente in frullati, smoothies o cocktail, mentre quando lo scongeli è obbligatorio il passaggio in frigorifero e usarlo nel giro di 24 ore: in questo caso risulterà molliccio, non indicato per preparazioni che ne esaltano la croccantezza, ma si rivela ottimo per confetture, chutney agrodolci oppure in ricette salate creative come il pollo all’ananas, cotto in padella e insaporito dalla salsa di soia.

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