video suggerito
video suggerito
4 Dicembre 2021 11:00

Sconcigli: cosa sono, come pulirli e come cucinarli

Mai sentito parlare di sconcigli? Forse il nome non vi dice nulla ma sicuramente avrete visto e forse anche gustato questi molluschi dalla storia antica e affascinante. Vediamo di cosa si tratta.

A cura di Rossella Croce
642

Immagine

Gli sconcigli sono molluschi gasteropodi appartenenti alla famiglia dei Muricidae, conosciuti anche come murice comune, ragusa, murice spinoso e bollo. Facilmente reperibili sui banchi delle pescherie nostrane, gli sconcigli sono molto diffusi nelle acque mediterranee e facilmente riconoscibili per la loro particolare conchiglia rugosa e rigonfia.

Delle carni particolarmente callose e un sapore deciso caratterizzano questo mollusco, protagonista di numerosi piatti tradizionali, da fresche insalate di mare a secondi piatti in umido; parliamo di un mollusco conosciuto e utilizzato fin dall'antichità e non solo per fini alimentari: gli Egizi e i Fenici infatti ricavavano dagli sconcigli la porpora reale, secreta da una minuscola ghiandola del mollusco e da questa ottenevano il colore porpora per le stoffe. Ecco tutto quello che c'è da sapere sugli sconcigli: cosa sono, come pulirli e come impiegarli in ricette gustosi e invitanti.

Cosa sono

Gli sconcigli sono dei molluschi comuni appartenenti alla famiglia dei Muricidae, nome scientifico Bolinus brandaris. Conosciuti anche come murici comune o bollo, gli sconcigli presentano una conchiglia lunga tra i sei e i nove centimetri, con una forma rigonfia che tende ad assottigliarsi e allungarsi all'estremità, la superficie rugosa con spirali e prolungamenti che assomigliano a delle piccole spine. Gli sconcigli prediligono i fondali sabbiosi e fangosi che non superano i 100 metri di profondità: sono particolarmente diffusi in tutte le zone del Mediterraneo, in particolare nel Mar Adriatico.

Il profilo nutrizionale degli sconcigli risulta particolarmente interessante: parliamo di molluschi incredibilmente ipocalorici (100 grammi di murici apportano poco meno di 140 kcal) ma ricchi di sali minerali tra cui spiccano ferro, fosforo, calcio, iodio e sodio. Negli sconcigli è interessante la componente proteica e senza dubbio da sottolineare la presenza di vitamine, nello specifico vitamina A e vitamina B. Praticamente assenti invece grassi e carboidrati.

Immagine

Come pulire gli sconcigli

Come sempre quando parliamo di molluschi, il momento della pulizia è particolarmente importante per non trovare brutte sorprese nel piatto. Nel caso degli sconcigli, per la pulirli dovrete procedere in questo modo:

  • Lavateli accuratamente con acqua fredda corrente, ripetendo più volte l'operazione;
  • lasciate gli sconcigli in una bacinella con acqua fredda per due ore, in questo modo i molluschi avranno il tempo di spurgare ed eliminare l'eventuale sabbia depositata al loro interno; spesso questa operazione viene effettuata direttamente dalla pescheria;
  • scolate gli sconcigli e trasferiteli in una pentola dai bordi alti, riempitela di acqua fredda e portate il tutto sul fuoco;
  • fate bollire gli sconcigli per circa due ore, così che le carni si inteneriscano;
  • una volta cotti, scolateli e lasciateli raffreddare;
  • con l'aiuto di uno stuzzicadenti estraete la polpa dalla conchiglia ed eliminate con un coltello la parte più scura; a questo punto gli sconcigli sono pronti per essere impiegati nelle vostre ricette.
Immagine

Come usare gli sconcigli in cucina

Come gustare al meglio gli sconcigli in cucina? Il sapore di questi molluschi è forte e deciso e la sua polpa è carnosa, quasi callosa: nonostante questo o forse proprio grazie a queste caratteristiche, gli sconcigli si prestano bene a diversi tipi di lavorazione e ricetta. Una volta puliti, possono essere utilizzati insieme a vongole e cozze, per una ricca insalata di mare, conditi semplicemente con succo di limone e prezzemolo fresco tritato finemente.

Nella cucina napoletana gli sconcigli trovano posto specialmente con la pasta, preferibilmente lunga, con un condimento semplicissimo a base di pomodorini, aglio e olio extravergine di oliva. In Sicilia li chiamano "muccuna" e amano cucinarli con gli spaghetti, mentre in Sardegna finiscono in brodo e poi su fette di pane croccante: avete solo l'imbarazzo della scelta.

Immagine
Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
642
api url views