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Scauratielli: la ricetta dei dolcetti cilentani della Vigilia di Natale

Preparazione: 20 Min
Cottura: 20 Min
Difficoltà: Media
Dosi per: 6 persone
A cura di Redazione Cucina
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Gli scauratielli sono dei dolcetti cilentani simbolo del feste natalizie conosciuti anche come scauratieddi: si preparano solitamente la vigilia di Natale a Castellabate, e in tutto il Cilento. Uno dei tanti dolci tipici natalizi che viene tramandata di generazione in generazione e che ha origine nell'antica Grecia: hanno infatti la forma delle lettere Alfa e Omega, prima e ultima dell'alfabeto greco. Ecco allora come preparare questi dolcetti dal forte valore simbolico in pochi e semplici passaggi.

ingredienti
Farina 00
880 gr
Latte
500 ml
Acqua
450 ml
Zucchero
1 cucchiaio
Olio extravergine di oliva
1 cucchiaio
Anice
15 ml
Tuorlo d’uovo
1
Estratto di vaniglia
1/2 cucchiaino
Scorza di limone
1/2
Sale
1/3 di cucchiaino
Per decorare
Miele
120 gr
Zuccherini colorati
q.b.

Come preparare gli scauratielli cilentani

Versa nella pentola il latte, l’acqua, l’estratto di vaniglia, lo zucchero, il sale, l’anice, la scorza di limone e l’olio extravergine di oliva 1.

Fai cuocere un po’ e rimuovi la scorza di limone 2.

Aggiungi la farina setacciata e mescola sul fuoco fino a formare un impasto compatto 3.

Trasferisci l’impasto sul piano da lavoro e impasta aggiungendo il tuorlo d’uovo 4.

Taglia l’impasto in delle strisce lunghe e piegale in dei fiocchetti 5.

Friggi le trecce nell’olio bollente fino alla doratura 6.

In una casseruola sciogli il miele e immergici le frittelle 7.

Aggiungi gli zuccherini colorati e altro miele 8.

Gli scauratielli sono pronti per essere serviti 9.

Varianti

Una variante antica è quella degli scauratielli con patate, chiamati zippuliddi, realizzati con patate, zucchero e farina. Per realizzarli occorre 1 Kg di patate, una manciata di zucchero e una di farina: una volta bollite le patate, basterà schiacciarle, aggiungere zucchero e farina e lavorare l'impasto, realizzando poi la classica forma degli scauratielli.

Storia e origini

Gli scauratielli si preparano solitamente la notte della vigilia di Natale e, la scelta della data, non sembra essere casuale. Si collega infatti all'antica usanza greca di celebrare il solstizio d'inverno: in questa lunga notte, infatti, i coloni greci rendevano omaggio agli dei preparando dei dolcetti al miele molto simili agli scauratielli. Venivano preparati per celebrare l'inizio di un nuovo ciclo temporale, e avevano la forma di un'Alfa (α) e di un’Omega (ω), la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco. Gli scauratielli risalirebbero quindi a una tradizione nata nel VI-VII secolo a.C., al tempo della fondazione di Paestum ad opera dei Sibariti, discendenti degli Achei.

Nell'antica ricetta degli scauratielli, questi dolcetti venivano decorati con foglie di alloro o rosmarino, a cui si sono poi aggiunti i confettini colorati o diavulilli come quelli utilizzati per gli struffoli napoletani. Esistono diversi modi di preparare gli scauratielli, che dipendono soprattutto dalle tradizioni familiari. Un passaggio fondamentale dell'antica ricetta, è quello che prevede la bollitura degli scauratielli, che venivano chiamati anche zeppole bollite, anche se oggi si preparano solitamente a freddo e vengono fritti direttamente in olio bollente, tipo zeppole.

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