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5 Febbraio 2020 15:00

Milano, pranzo anti-psicosi da Coronavirus. Sabato 8 colazione col sindaco in via Sarpi

L'iniziativa di un ristorante cinese a Milano a cui hanno partecipato Francesco Wu, referente di Confcommercio e Cristina Tajani, assessore del comune meneghino, per contrastare la psicosi da Covid -19. Il sindaco Beppe Sala ha annunciato che sabato 8 febbraio si recherà in via Paolo Sarpi per una colazione nel cuore della comunità cinese meneghina.

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Un pranzo per esprimere vicinanza alla comunità cinese con il Comune di Milano. L’iniziativa è stata ideata dal ristorante Ramenamano di via Lomazzo, con Francesco Wu della Confcommercio meneghina: l'obiettivo è combattere la paura del virus. Il virus sta portando in Italia una vera e propria psicosi, con diversi episodi di atteggiamenti razzisti e xenofobi: a farne le spese nel nostro Paese sono i tanti cittadini cinesi o italo-cinesi immigrati in Italia nel corso degli anni, che hanno aperto negozi o ristoranti in tema.

A Milano la comunità cinese è ampissima, tanto che il cognome più diffuso del capoluogo è Hu, di chiara matrice asiatica, ma il settore ristorativo sta risentendo della paura del contagio. Per questo motivo la Confcommercio e l’assessore alle attività produttive del Comune di Milano, Cristina Tajani, hanno partecipato ad un pranzo solidale in un ristorante cinese a Chinatown. L’invito è di “non lasciarsi prendere da preoccupazioni immotivate e irrazionali che penalizzano il tessuto economico di una parte della nostra città” spiega l’assessore a La Repubblica, perché “non c'è nessun rischio nel frequentare i ristoranti cinesi e non c'è nessun rischio per i bambini che frequentano scuole in classi miste. In ogni caso il nostro paese ha preso provvedimenti cautelativi, è stata appena dichiarata l'emergenza sanitaria per sei mesi, i cittadini possono stare tranquilli".

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Al quotidiano diretto da Carlo Verdelli ha parlato anche Wu, referente per l’imprenditoria straniera, che ha raccontato dei tanti episodi razzisti che stanno colpendo la comunità asiatica a Milano come taxi che rifiutano turisti o semplici cittadini di discendenza orientale o addirittura bambini scherniti perché di famiglia cinese.

La prossima iniziativa a Chinatown col sindaco

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha preso particolarmente a cuore questi episodi discriminatori. A margine del punto stampa del comitato d’indirizzo della candidatura in vista delle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026 ha parlato della psicosi: “Non vorrei ci fossero eccessivi allarmismi. A questo proposito, annuncio che la prossima colazione col sindaco la farò in via Paolo Sarpi per dare un segno di tranquillità”. La via in questione è nota come la Chinatown di Milano, punto di incontro di tanti orientali che trovano qui prodotti, ristoranti e negozi che rimandano alla Cina. Questa via è anche un’attrattiva irresistibile per tutti gli appassionati del Paese che ha dato i natali a Yao Ming. Il segnale del sindaco è molto importante per stemperare questo clima ostile.

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Quello che i piatti non dicono
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