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23 Ottobre 2020 13:00

Cucina sicura: cinque consigli per prevenire la contaminazione del cibo

Il cibo è un elemento essenziale per la nostra sopravvivenza, eppure in alcune situazioni può rivelarsi pericoloso e, nel caso in cui l’intossicazione non venisse trattata adeguatamente, potenzialmente fatale. Tuttavia, adottando specifiche abitudini igieniche in cucina e facendo attenzione a ciò che si mangia fuori casa, prevenirle è molto semplice.

A cura di Redazione Cucina
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Le intossicazioni alimentari non vanno mai sottovalutate: prevenire le contaminazioni del cibo, per allontanare questo pericolo, è fondamentale. Le intossicazioni sono la conseguenza dell’ingestione di cibo entrato a contatto con sostanze nocive, cosa che può avvenire durante il processo di preparazione, se la pietanza non dovesse essere ben cotta, o in un secondo momento, quando può essere soggetta ad agenti esterni. Ad ogni modo, che si tratti di cibi o bevande, il segreto per evitare la contaminazione risiede in una cottura accurata e in alcune semplici pratiche igieniche. Ecco quali sono nel dettaglio.

1. Pulire l’area di cottura

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Per tenere lontani germi e batteri, la pulizia delle superfici di cottura e degli utensili è di primaria importanza, così come quella dell’intera cucina. A questi accorgimenti va necessariamente aggiunta l’attenzione all’igiene personale: tagliare le unghie, legare i capelli e lavare accuratamente le mani prima, durante e dopo la preparazione del piatto sono abitudini imprescindibili. È inoltre consigliabile tenere lontani dall’area di cottura i prodotti chimici potenzialmente nocivi o, quanto meno, etichettarli, così da non incorrere in errori fatali mentre si cucina.

2. Separare i cibi cotti da quelli crudi

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Se state utilizzando ingredienti crudi come pesce o carne, assicuratevi che non entrino in contatto con i cibi cotti, poiché i liquidi che fuoriescono da questo genere di cibi contengono microbi pericolosi che possono contaminare altri alimenti. Sigillarli accuratamente prima di riporli in frigo e accertarsi di non utilizzare gli stessi utensili con cibi cotti e crudi: in questo modo eviterete che si contaminino a vicenda.

3. Far cuocere a dovere

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Uno dei modi migliori per sbarazzarsi delle sostanze nocive è quello di assicurarsi che le pietanze siano ben cotte prima di servirle o di assaggiarle. La maggior parte dei microrganismi non sopravvive a temperature superiori ai 60-70 °C, dato che va tenuto a mente in particolar modo per la cottura della carne, tendenzialmente più soggetta a presenza di germi. Per cuocerla sempre a dovere possiamo aiutarci con un termometro o, in alternativa, tagliarla e accertarci che la parte centrale non sia ancora cruda.

4. Conservare i cibi alla giusta temperatura

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Né i cibi crudi, né quelli cotti, possono essere conservati a temperatura ambiente senza essere esposti al rischio di crescita di microrganismi. È invece consigliabile riporli in frigo o in congelatore, dove le basse temperature ostacoleranno l’eventuale formazione dei microbi che potranno essere eliminati in seguito, cuocendo gli alimenti crudi e riscaldando quelli cotti.

Non dimenticate, inoltre, che mentre le temperature ideali per la conservazione in frigorifero si aggirano sui 4-5 °C, quelle per il congelatore possono arrivare fino a -18 gradi, a seconda degli alimenti.

5. Usare solo acqua pura e alimenti freschi

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L’acqua è facilmente soggetta a contaminazione da parte di germi e agenti chimici, ragion per cui è necessario assicurarsi di utilizzare sempre acqua perfettamente potabile durante i processi di preparazione e cottura. Se si hanno dubbi sulla purezza dell’acqua, è consigliabile filtrarla. La stessa premura va riservata alla freschezza degli alimenti, attenzione quindi a muffa e date di scadenza. 

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Quello che i piatti non dicono
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